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Officine e compensi Sac in zona industriale: Biasca non ci sta

La disponibilità del Patriziato di cedere due terreni si scontra con le visioni del Comune, che si è dunque opposto alla seconda pubblicazione dei piani

4 agosto 2023
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È il Comune di Biasca uno dei due opponenti nell’ambito della seconda pubblicazione dei piani per la nuova Officina Ffs prevista a Castione. Pubblicazione avvenuta la scorsa primavera e che, ricordiamo, oltre ad alcuni aggiornamenti puntuali riguardanti lo stabilimento industriale e il suo areale, concerneva anche l’individuazione di nuovi terreni, in alternativa a quello scartato di Losone, da usare come parziale compenso agricolo delle pregiate Sac che saranno sacrificate a Castione. Come riferivamo lo scorso 8 maggio, proprio a Biasca la ricerca delle Ffs era caduta su due terreni patriziali situati nel margine sud della Zona industriale d’interesse cantonale (Ziic). Mappali, rispettivamente di 12’448 e 13’323 metri quadrati, azzonati come produttivi artigianali ma finora mai sfruttati per questo scopo. Da qui appunto la disponibilità espressa dal Patriziato, che si scontra però con le visioni del Municipio. Il quale – ci conferma il sindaco Loris Galbusera – il 2 giugno ha quindi inoltrato opposizione all’Ufficio federale dei trasporti (Uft): «La superficie interessata dal compenso Sac è inserita in zona industriale sia a livello comunale nel Piano regolatore, sia a livello cantonale nel Piano direttore quale Polo di sviluppo economico (scheda R7) e pertanto abbiamo deciso di tutelarla. Questo per l’indotto economico che genera e per gli importanti posti di lavoro che ne derivano».

I due mappali ‘sono una riserva strategica in ottica futura’

Sebbene i due mappali, come detto, non siano attualmente sfruttati, «essi rappresentano una riserva produttiva che il Municipio considera strategica in ottica futura». Biasca, ricordiamo, nel 2018 si era affiancata ai Comuni della Bassa Leventina nel promuovere il comparto ex Monteforno come luogo ideale per inserire le nuove Officine Ffs, per le quali le Ferrovie hanno invece poi scelto Castione. E quando nel 2019 le Ffs hanno avviato la procedura di riservazione d’area, sempre Biasca e i Municipi di Bodio, Giornico e Personico avevano inoltrato opposizione all’Uft in difesa dell’opzione Bassa Leventina. Ma i giochi erano ormai fatti. Ora un’altra opposizione. «Così facendo – assicura il sindaco Galbusera – il Municipio non intende rallentare la realizzazione delle Officine Ffs. Semmai, crede che le proposte di compensazione Sac non debbano penalizzare lo sviluppo imprenditoriale e socioeconomico del proprio territorio e in generale dell’Alto Ticino. Dal canto nostro siamo convinti che si possano trovare soluzioni che non danneggino il Comune. Siamo perciò aperti alla discussione con le Ffs», con possibili alternative che potrebbero venire individuate non distante dai terreni patriziali.

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