Bellinzonese

Quando il cane aiuta chi soffre di epilessia

La Sesi di Bellinzona incontra la Farah Dog di Sierre che forma cocker d'assistenza: primo passo per una collaborazione

(Farah Dogs)
31 luglio 2023
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È appena tornata dall'annuale ‘Corso Soggiorno’ l’associazione Sesi, società con sede in via Ghiringhelli 6 a Bellinzona che si occupa di sensibilizzare e promuovere iniziative a sostegno di chi soffre di epilessia nella Svizzera Italiana. Tra gli impegni e le attività promosse rientrano eventi sociali e culturali per favorire l'integrazione di chi è affetto dalla malattia, conferenze per informare il pubblico sulle problematiche legate alla patologia e rappresentare un punto di riferimento, stimolo e sostegno per i soci. Il programma del viaggio – quest'anno a Montreux e durato quattro giorni – prevedeva di esplorare i cinque sensi attraverso pietanze dai gusti diversi, luoghi inconsueti da ammirare, il canto degli uccellini mattutini e infine gli odori e le consistenze dei manicaretti preparati in atelier all’Alimentarium di Vevey. Ma c’è un senso ulteriore che è stato scoperto durante l’esperienza: una sorta di magico potere che possiedono i nostri amici a quattro zampe.

Sentire l’odore della crisi

Il soggiorno è stata l’occasione per conoscere la Farah Dogs, associazione romanda con sede a Sierre che dal 2014 addestra cani destinanti a diventare i fedeli compagni di persone che soffrono di epilessia o diabete e di bambini autistici. Incontro questo che potrebbe essere il primo passo – ci spiega Elena Valchera a nome della Sesi – per instaurare un’eventuale collaborazione futura tra le due società, mancando attualmente alle nostre latitudini un approccio di questo tipo. Nello specifico dell’epilessia, il cane è in grado di riconoscere e distinguere l’odore dell’uomo prima e dopo la crisi epilettica e di conseguenza capire quando questa sta per arrivare. La persona, avvertita dal compagno, avrà così il tempo di mettersi in sicurezza e potrà contare su ottimo supporto durante tutto il periodo buio. La formazione, però, riguarda entrambe le parti, perché è solo costruendo un rapporto di reciproca conoscenza ed empatia che la terapia e l'assistenza possono portare a dei risultati.

In questo consiste il lavoro della Farah Dogs, che attraverso un duplice percorso formativo permette ai cani – dapprima istruiti singolarmente – di conoscere le persone e vedere con chi si trovano meglio; percorso che consente all'uomo di imparare a sua volta a relazionarsi con questi animali. Per ora, come risulta sul sito dell’associazione, sono 26 i beneficiari di questo particolare tipo di assistenza (diabetici e autistici inclusi), ma la lista d’attesa è molto lunga, poiché in tanti sono gli interessati annunciatisi. Al momento la struttura vallesana sta addestrando dei cocker, un tipo di cane abbastanza piccolo, socievole e di compagnia. In grado di prevedere le crisi epilettiche non è tuttavia una sola razza: a patto che costruisca con la persona un rapporto di armonia (e viceversa), ogni cane può essere idoneo all’assistenza.

Un legame a 700 chilometri di distanza

Ad aver colpito particolarmente la Sesi è la storia narrata durante il soggiorno da parte di un ragazzo epilettico che da circa tre/quattro anni possiede uno di questi cani addestrati. Grazie al supporto del suo nuovo amico – sottolinea Elena Valchera – il giovane è riuscito a migliorare la propria indipendenza e, di conseguenza, anche la qualità di vita in generale. Il fatto che ha dell’incredibile è che durante un breve periodo in cui i due erano separati, il cane abbia sentito a 700 chilometri di distanza l’insorgere della crisi nel ragazzo che si trovava in Francia. Nel mezzo della notte il cane avrebbe iniziato ad agitarsi senza un apparente motivo, instillando dei genitori il dubbio che il figlio si sentisse male. Decidono però di non chiamare, da un lato per non rischiare di far squillare il telefono nel mezzo della crisi e dall'altro per non arrecare nessuna preoccupazione nel caso fosse tutto tranquillo. La mattina seguente è il giovane che chiama la famiglia e conferma di aver avuto un brutto attacco epilettico 15 minuti dopo l'iniziare ad agitarsi del compagno.

Il protagonista di questa storia verrà invitato in ottobre in occasione di un’attività proposta dall’associazione in Ticino: se accetterà di venire ci sarà l’occasione di ascoltare dal vivo la sua esperienza. Nel frattempo, per l’estate Sesi ha organizzato altri due eventi: la giornata in Val di Blenio dello scorso 22 luglio (yoga, pranzo e passeggiata) e la futura visita alle Bolle di Magadino che si terrà il 26 agosto. La partecipazione è su iscrizione. Info www.sesi.ch.

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