Bellinzonese

Morto col monopattino a Lavorgo, ‘cordiale e aperto con tutti’

Il fratello ricorda Corrado Foschi, deceduto oggi per le gravi ferite riportate al capo cadendo in strada mentre stava recandosi in paese

Corrado Foschi
12 maggio 2023
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«Mio fratello era una persona cordiale, aperta e disponibile con tutti, attaccato alla vita e anche esuberante quando c’era da divertirsi in buona compagnia. Purtroppo le ferite alla testa sono parse subito gravissime e i medici han detto che non c’era nulla da fare». Nelle parole del fratello Mauro traspare la personalità di Corrado Foschi, il 58enne di Lavorgo deceduto poche ore dopo l'incidente capitatogli ieri mattina verso le 11 col suo monopattino elettrico davanti al ristorante Elvezia, dove si era immesso sulla cantonale dopo aver percorso in discesa la stradina comunale dove abitava.

Il primo mortale in Ticino

Interpellata dalla ‘Regione’, la Polizia cantonale conferma che si tratta del primo incidente mortale con monopattino elettrico verificatosi in Ticino. «Quella di entrare sulla cantonale era una manovra che non faceva mai, perché solitamente si fermava nella piazzetta presente in fondo alla nostra strada», evidenzia il fratello, fisioterapista e conosciuto in Ticino per aver giocato nell’Hcap. La polizia ha sequestrato il monopattino e avviato le verifiche di sua competenza per capire se la caduta sia stata originata da un guasto tecnico, oppure da una disattenzione fatale, o da un malore. Una disgrazia purtroppo ‘facilitata’ dal fatto di non indossare il casco, il cui utilizzo in Svizzera non è comunque obbligatorio nel caso dei monopattini elettrici.

Sci club e re del Carnevale

Figlio di Mirella e del dottor Roberto Foschi mancati entrambi nel 2015, già attivo nello Sci club e nella società del Carnevale, di cui per un certo periodo era stato il re durante i bagordi, Corrado era appassionato di cani (ne aveva due e vantava varie cucciolate di razza), di informatica (la sua professione) e di sport. Negli anni passati un atterraggio problematico col parapendio gli aveva provocato seri problemi alla schiena che lo avevano costretto a fermarsi anche professionalmente, limitandosi ad aiutare occasionalmente chi gli chiedeva una mano col computer di casa. Pian piano era tornato a una vita quasi normale, senza troppi impedimenti fisici.

La bici, il calcio e l'Inter

«Una persona simpaticissima e dalla battuta pronta, ci mancherà tanto», sottolineano all’albergo Defanti che Corrado amava frequentare, insieme ad altri locali, partecipando alla vita di paese. Oltre alla bicicletta una sua grande passione era il calcio, l’Inter: felicissimo per la vittoria di martedì contro il Milan nella semifinale di Champions, era riuscito a ottenere il biglietto per assistere con un amico alla partita di ritorno sempre al San Siro. Ieri però qualcosa è andato storto sulla strada che lo portava a incontrare dei conoscenti, percorsa col suo monopattino elettrico centinaia di volte «senza mai alcun problema», evidenzia il fratello Mauro. Ai familiari e agli amici ‘laRegione’ esprime il proprio sentimento di cordoglio.

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