Bellinzonese

Nuova sede Ior a Bellinzona: primi ‘sì’ di Berna e Cantone

Preavvisato favorevolmente lo studio di fattibilità che indica un investimento di 45 milioni: 13,5 arriveranno da Berna e 9 da Palazzo delle Orsoline

Il nuovo Irb e, accanto, il terreno pronto ad accogliere lo Ior
(Ti-Press)
12 maggio 2023
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Si avvicina a Bellinzona la realizzazione dell'Irb 2, e meglio la nuova sede dello Ior, l'Istituto oncologico di ricerca presieduto da Franco Cavalli, che con un investimento calcolato in 45 milioni di franchi sorgerà nell'ex Campo militare proprio accanto a quella dell'Istituto di ricerca in biomedicina inaugurata nel novembre 2021. Come appreso dalla ‘Regione’ la Segreteria di Stato per la ricerca ha preavvisato favorevolmente lo studio di fattibilità trasmessole dall'Usi lo scorso dicembre; idem ha fatto il Consiglio di Stato ancora prima delle recenti elezioni cantonali. In soldoni questo significa che vi è una disponibilità di Berna a finanziare il 30% (una cifra attorno ai 13,5 milioni) e del Cantone a mettere il 20%, pari a circa 9 milioni il cui stanziamento dovrà comunque passare dal Gran Consiglio tramite un messaggio governativo.

Il ruolo della Città

L'ammontare e lo stanziamento dei due aiuti saranno formalizzati una volta che verrà definita la progettazione tramite un concorso internazionale di architettura che il Consiglio di fondazione lancerà il prossimo autunno. Intanto lo studio di fattibilità elaborato dall’architetto vodese di fama internazionale Dimitri Papadaniel ha sin qui convinto le istituzioni preposte al sostegno finanziario, come pure una conoscente del dottor Cavalli disposta a versare una cifra cospicua: residente in Ticino, ha peraltro già sostenuto diverse attività dello Ior e finanziato lo studio di fattibilità medesimo. Dal canto suo la Città di Bellinzona metterà a disposizione il terreno con un diritto di superficie gratuito di lunga durata (come fatto con l'Irb), mentre il Municipio sta valutando se co-finanziare l'auditorium da 250 posti che potrebbe venire utile alle esigenze comunali. «C'è una nostra disponibilità di principio, ma non l'abbiamo formalizzata perché non ci siamo ancora chinati nel dettaglio sul progetto», spiega il sindaco Mario Branda.


Ti-Press
Il professor Andrea Alimonti

Alimonti nuovo direttore

Intanto ieri Andrea Alimonti è stato nominato dal Consiglio di fondazione nuovo direttore dello Ior. Succederà dal 1° gennaio 2024 a Carlo Catapano che dopo 20 anni lascia per il raggiungimento dell’età di pensionamento. Sotto la guida di Catapano lo Ior, fondato nel 2003, è cresciuto costantemente sia in termini quantitativi che qualitativi. Basti pensare che nel 2011 contava solo tre gruppi di ricerca. Ad oggi nella nuova sede di via Chiesa condivisa con l'Irb vede i suoi laboratori più che raddoppiati: sono infatti otto i gruppi di ricerca attivi e a breve se ne aggiungerà un altro. In questi vent'anni lo Ior si è anche affermato a livello nazionale e internazionale come uno dei centri di ricerca oncologica più innovativi, come testimoniano le varie e importanti scoperte che i suoi ricercatori hanno pubblicato in prestigiose riviste scientifiche internazionali. Lo sviluppo anche attraverso la nuova sede è destinato a rafforzare le sinergie e l’integrazione a tutti i livelli tra Ior e Irb che da luglio 2021 sono membri fondatori del Centro di ricerche biomediche della Svizzera italiana (Bios+), il cui obiettivo è di promuovere e coordinare le attività di ricerca e di insegnamento dei due istituti.

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