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Raccolta fondi riuscita: 80mila franchi per la Botea da Dalp

Il sindaco Mauro Fransioli è soddisfatto della nuova cooperativa formatasi a favore del negozio di paese, che riaprirà ad aprile

19 dicembre 2022
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Ora è ufficiale: la cooperativa della Botea da Dalp è stata costituita. Tenutasi sabato l’assemblea costitutiva, ieri pomeriggio all’Hotel des Alpes una sessantina di persone ha presenziato alla riunione informativa convocata per illustrare il futuro a breve termine dell’unico negozio di paese, che riaprirà definitivamente i battenti ad aprile. «La cooperativa verrà iscritta al registro di commercio nei prossimi giorni, entro fine anno – puntualizza soddisfatto a ‘laRegione’ il sindaco della località altoleventinese Mauro Fransioli –. La raccolta fondi ha permesso di raccattare circa 80mila franchi, ben oltre l’obiettivo iniziale di 50mila». Una cifra importante che dimostra l’attaccamento dei domiciliati e dei proprietari di case secondarie nei confronti di quest’attività. «Adesso è necessario interpellare tutti coloro che hanno deciso di partecipare all’iniziativa in modo da capire chi (effettivamente) è intenzionato ad aderire alla cooperativa. La quota minima fissata era di 500 franchi, tuttavia c’è chi ha versato di più», continua Fransioli.

Nelle settimane precedenti era stata anche ventilata l’ipotesi di un’apertura parziale durante il periodo delle festività, così da poter ringraziare la popolazione, ma non solo, organizzando un evento o almeno assicurando la vendita di alcuni prodotti tipici. Ma, come spiega il sindaco, l’idea non è fattibile: «Intendiamo partire con delle basi solide, essere completamenti efficienti; e ciò attualmente non è possibile, visti i tempi necessari per istituire la cooperativa, sottoscrivere il contratto d’affitto e sistemare altre questioni». Fra le quali l’ammodernamento dell’edificio e degli spazi interni, cui molto probabilmente contribuirà il Comune. «Stiamo pianificando alcuni lavoretti di manutenzione e di rifacimento per rendere la struttura più accogliente e funzionale. In qualità di ente pubblico non abbiamo ancora fatto un versamento, ma sicuramente faremo la nostra parte», assicura sempre Fransioli.

La popolazione si è attivata

Fatta eccezione per il capitale iniziale, poi, era necessario trovare una persona che si mettesse a disposizione per amministrare l’attività, dopo che la sua gerente, Giuliana Gianella, era andata meritatamente in pensione a fine settembre lasciando un vuoto non indifferente nel paese. Un vuoto colmato ora da una donna cresciuta, e tuttora domiciliata, a Dalpe rientrante nel gruppo di sette proponenti. «In futuro sarà tuttavia fondamentale ingaggiare qualche persona in più che a turno assicurerà il servizio alla clientela», puntualizza il sindaco. L’edificio non è infatti un "semplice negozio di paese in cui acquistare prodotti di prima necessità, ma un luogo di aggregazione" come descritto su queste colonne a inizio ottobre proprio dalla gerente. Un’attività essenziale non solo per i residenti, ma anche per il turismo trovandosi in un luogo strategico e attrattivo: d’inverno punto di partenza di alcuni percorsi per racchette e d’estate di quelli escursionistici.

Dopo un primo incontro con la popolazione tenutosi il 15 ottobre, cui hanno presenziato una settantina di residenti e proprietari di case secondarie (significativo, in modo particolare, anche l’interessamento di alcuni giovani che hanno sottolineato l’importanza di puntare sui prodotti locali), le premesse di riaprire la Botea da Dalp in tempi brevi sembravano molto solide: sondato il terreno in cerca di spunti, sfociati poi in una raccolta fondi, per continuare l’attività è dunque emersa l’idea di costituire una cooperativa per raccogliere il capitale iniziale necessario. Una campagna di adesione lanciata da Stefano Mazzoleni, domiciliato nel paese e intenzionato a non far ‘morire’ il villaggio altoleventinese al quale è molto legato. Non è stato però l’unico a pensarla in questo modo. Sì, perché la raccolta fondi ha creato una sorta di comunità fra tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa, facendo così diventare il negozio un po’ di tutti.

Una soluzione a breve anche per l’Hotel des Alpes

Alla situazione (ora finalmente risoltasi) della Botea da Dalp si è poi aggiunto il destino pendente dell’Hotel des Alpes, ormai chiuso da metà ottobre a seguito della decisione del gerente Waldis Ratti di lasciare l’attività. Ebbene, anche su questo fronte è già stata trovata una soluzione: «La posizione è stata messa a concorso poche settimane or sono e, ora, stiamo affinando il contratto. Ma abbiamo già il futuro gerente di albergo e ristorante. Anche qui l’orizzonte temporale è la prossima primavera, nei primi di marzo». La struttura, ricordiamo, era stata riaperta a fine 2015 dopo essere rimasta con le serrande abbassate per due anni. Ad aver acquistato l’edificio era stata la Centrale elettrica Dalpe in mano al Comune. Comune che aveva quindi investito oltre tre milioni di franchi per ristrutturare l’edificio, ottimizzando gli interni ma rispettando sempre il suo carattere alpino.

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