Bellinzonese

Ordine di abbattimento per un lupo in Val di Blenio

L’esemplare, il maschio M187, è stato riconosciuto dalle analisi del Dna come autore della predazione di due bovini fra il 27 e il 31 agosto

(Pixabay)
28 ottobre 2022
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Il Consiglio di Stato ha emesso ieri un ordine di abbattimento per un lupo, nello specifico il maschio M187, a cui gli esami del Dna pervenuti il 25 ottobre attribuiscono la predazione di due bovini avvenute il 27 e il 31 agosto 2022, nel Comune di Blenio a Lareccio e nel Comune di Acquarossa in zona Piancabella. Della predazione di sabato 27 agosto scoperta vicino al Passo del Sole, sul confine con la leventinese Val Piora, avevamo riferito ampiamente riportando le preoccupazioni di Andrea Marchi, membro di comitato dei ‘Boggesi del Lucomagno caseificio alpe Pian Segno’, una realtà agricola consolidata che nell’alta Val di Blenio riunisce nove allevatori di bestiame da reddito e produce pregiati formaggi. Ora, il provvedimento cantonale è giustificato dal fatto che due predazioni di bovini entro un termine di quattro mesi giustificano l’emanazione di un ordine di abbattimento. Ciò che il Consiglio di Stato, sentito l’Ufficio federale dell’ambiente, ha fatto ieri applicando l’articolo 9bis dell’Ordinanza federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici. Per l’esecuzione dell’ordine l’Ufficio della caccia e della pesca avrà la facoltà di avvalersi dell’aiuto di cacciatori che dovessero rendersi disponibili.

Associazione soddisfatta

In un comunicato stampa l’Associazione per la protezione del territorio dai grandi predatori segnala che martedì 25 ottobre durante la propria assemblea tenutasi a Lodrino "non è mancata qualche evocazione della possibilità/necessità di passare alla difesa fai-da-te. Simili richiami al superamento della legalità indicano inequivocabilmente come vi sia la netta percezione che lo Stato non agisca in maniera sufficiente per difendere gli interessi e la sicurezza dei cittadini". Quanto alla decisione governativa odierna, "viene accolta positivamente: finalmente anche il nostro Consiglio di Stato prende atto del margine di manovra che l’Ordinanza federale sulla caccia concede agli esecutivi cantonali per l’abbattimento di
singoli lupi che recano danni ingenti agli allevamenti". È evidente – prosegue il comunicato – che se i tempi per le analisi del Dna fossero più celeri, "ciò permetterebbe di agire con una tempistica migliore evitando ulteriori predazioni, come specificato nella Strategia lupo svizzera". Ben vista anche la decisione di far capo alla collaborazione di cacciatori scelti: "L’avevamo già proposta quando si trattava di abbattere il lupo sopra
Bosco Gurin e se ora anche il Canton Ticino ha aderito a questa possibilità è grazie a interventi della nostra associazione federale, dell’Unione contadini ticinesi e nostri scritti alla consigliera federale Sommaruga".

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