Bellinzonese

Gastro Bellinzona non ricorre contro la nuova tassa rifiuti

Passo indietro dell’associazione motivato dal dialogo aperto col Municipio e dal mancato sostegno espresso dalla base

Il presidente Luca Merlo
(Ti-Press)
3 agosto 2022
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«Ci è mancata la spinta dalla base. Perciò, ma anche per altri motivi, abbiamo deciso di non impugnare con un ricorso al Consiglio di Stato l’aggiornamento del Regolamento comunale sui rifiuti», votato il 21 giugno dal Legislativo di Bellinzona. «E a meno di importanti sorprese non credo che nelle prossime settimane cambieremo idea». Passo indietro dei vertici di Gastro Bellinzona e Alto Ticino rispetto alle intenzioni espresse a inizio maggio, quando il Municipio aveva sottoposto al Consiglio comunale il proprio messaggio nel quale esponeva nei dettagli il balzello da applicare già quest’anno categoria per categoria in materia di tassa base. In particolare le attività economiche, settore esercentesco incluso, non verseranno più 200 franchi annui come fatto finora, ma cifre più elevate a seconda della tipologia di esercizio pubblico (bar, ristorante, take away, albergo ecc.). La reazione iniziale di Gastro («il ricorso è certo se la politica in Consiglio comunale non troverà una soluzione di compromesso») non è poi caduta nel vuoto. Infatti il plenum del Cc, accogliendo gli emendamenti della Commissione legislazione, ha limato gli importi minimi e massimi previsti nella forchetta entro la quale lo stesso Municipio fissa di anno in anno l’ammontare della tassa a copertura integrale della spesa prevedibile.

Richieste ribadite e valutazioni in corso

Riassumendo: da una parte il taglio operato dal Cc e dall’altra il dialogo subito instaurato dal Municipio con i vertici di Gastro, cui si aggiunge un mancato sostegno da singoli esercenti, hanno indotto l’associazione di categoria a cambiare rotta. Interpellato dalla ‘Regione’ il presidente Luca Merlo spiega che durante un incontro avuto dopo il voto col municipale Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, Economia e Sport: «Abbiamo potuto ribadire l’auspicio affinché la nostra categoria non venga chiamata pesantemente alla cassa. Chiediamo insomma che la cifra si avvicini quanto più possibile alla parte bassa della forchetta». Sempre Luca Merlo ricorda peraltro che il Municipio si era preso la briga, in primavera, di sottoporre a Gastro Bellinzona le proprie intenzioni una settimana prima di metterle nero su bianco nel messaggio. Un esercizio di trasparenza preventiva che è stato apprezzato. Dal canto suo Fabio Käppeli conferma che il tema è stato in effetti discusso con Gastro dopo la votazione in Consiglio comunale. Ma le valutazioni per l’anno corrente, aggiunge, sono ancora in corso. Questo considerato anche che la categoria delle persone giuridiche risulta adesso più differenziata, ciò che complica l’analisi nel suo complesso e la conseguente fissazione della tassa nelle singole tipologie di utenti.

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