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Il Bike Sharing si riaccende in Val di Blenio e Biasca

Inaugurato nel 2019, il servizio torna in sella oggi dopo la pausa invernale. Con un noleggio facilitato e sconti nella ristorazione

Da sinistra Julien Glasson (Velospot), Carolina Cima (Otr-Bat), Claudia Boschetti Straub (Comune di Blenio), Odis De Leoni (Comune di Acquarossa), Luca Bianchetti (Comune di Serravalle), Jöel Rossetti (Comune di Biasca), Loris Beretta (Ers)
(Voce di Blenio)
12 aprile 2022
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Pronto ad affrontare la bella stagione, da metà aprile a fine ottobre, con alcune interessanti novità da scoprire… pedalando. Inaugurato nel 2019, il servizio Bike Sharing valle di Blenio-Biasca torna in sella oggi (13 aprile) dopo la pausa invernale. A credere nel prodotto e nel suo potenziale sono ancora una volta i tre Comuni di valle insieme a quello di Biasca, in collaborazione con l’Ente regionale per lo sviluppo e l’Organizzazione turistica regionale. Le novità riguardano la procedura di prenotazione e il coinvolgimento del settore esercentesco. Incominciamo dalla prima, che rispetto alla versione d’esordio risulta oggi facilitata: il sistema d’accesso genera un codice personale, permette di noleggiare una bicicletta a pedalata assistita e percorrere liberamente il territorio a una tariffa di 3 franchi ogni 30 minuti. Così facendo viene sostituito il precedente sistema concepito con abbonamenti di due, cinque e più ore che lo rendevano meno vantaggioso e attrattivo.

Venti e-Mtb e quattro postazioni

Accedendo al portale www.velospot.ch o attraverso l’app velospot 2.0 è possibile prenotare il codice a sei cifre valido un anno e noleggiare le biciclette: una ventina in totale, distribuite nelle quattro postazioni ufficiali di Olivone (negozio Sarci Sport), Acquarossa (stazione Autolinee Acquarossa), Malvaglia (piazza Municipio con posteggio) e Biasca (vicino alla stazione Ffs); oppure, in alternativa, è possibile ritirare il codice rivolgendosi agli Infopoint turistici a Olivone e Biasca, come pure alle cancellerie comunali della regione. Le biciclette elettriche, adatte a qualsiasi tipologia di terreno ma non ai sentieri impegnativi, hanno un’autonomia media di 70 chilometri e possono essere utilizzate da persone locali, turisti e visitatori (età minima 16 anni) per delle attività quotidiane e del tempo libero e per percorrere e scoprire la regione in tutta la sua bellezza. Ma anche per spostamenti di lavoro o comunque non legati allo svago.

Da vedere e da mangiare

Uno spunto potrebbe essere il sentiero Mtb 387, facilmente accessibile a qualsiasi tipo di utenza, lungo il quale sono state inserite alcune deviazioni che permettono di raggiungere diversi punti d’interesse presenti nelle immediate vicinanze oppure in luoghi un po’ più discosti, raggiungibili sia in bici sia a piedi. È comunque sempre possibile abbinare la bicicletta al trasporto pubblico tramite le Autolinee bleniesi, con le quali è stata instaurata una collaborazione, come pure con i negozi Sarci Sport di Olivone e Cicli Wittwer di Biasca che assicurano il supporto tecnico professionale. Possiamo citare scendendo da nord – fra i vari esempi elencati nel flyer fresco di stampa che in questi giorni viene distribuito a tutti i fuochi della regione toccata – la zona di Campra e del Lucomagno, il museo Cà da Rivöi, il Museo di Lottigna, la chiesa di Negrentino, il Nara con le sue altalene, la casa rotonda di Corzoneso e il vicino mulino, il castello di Serravalle, l’Atelier Tita Ratti, la cascata di Santa Petronilla, e via discorrendo. Non da ultimo, seconda novità, grazie alla collaborazione avviata col settore della ristorazione presente sul territorio, chi volesse fermarsi in un ristorante della regione aderente al progetto potrà beneficiare di uno sconto del 10% sulla consumazione (menù) presentandosi semplicemente con la bicicletta blu o con il giustificativo che prova l’utilizzo del servizio durante quella stessa giornata.

Ers e Otr

‘Unico nel suo genere a livello nazionale’

Loris Beretta, da un anno nuovo coordinatore del Masterplan valle di Blenio, evidenzia che «l’obiettivo del rilancio del servizio unico nel suo genere a livello nazionale, che ricordiamo essere nato nell’ambito delle misure in atto a livello cantonale e federale per promuovere la mobilità lenta e sostenibile, mira non solo ad attirare l’attenzione dei turisti in visita e dei ticinesi di altre zone del cantone interessati a scoprire la valle del Sole, ma anche a incentivare l’utilizzo del trasporto lento e sostenibile fra la popolazione locale. Il nostro appello si rivolge anche ad essa, affinché testi il sistema e ne consideri i vantaggi sia in termini di utilizzo per gli spostamenti sia, perché no, pensando alla salute e alla qualità di vita. Peraltro il servizio si svilupperà e modificherà nel corso degli anni in base alla richiesta, che speriamo si consolidi grazie alle ultime novità. Un punto importante è rappresentato dallo stesso territorio, dal quale confidiamo possano giungere spunti di collaborazione per ulteriormente affinare il servizio e renderlo più aderente ai desideri e alle richieste dell’utenza reale e potenziale».

Esercenti pronti a raccogliere la sfida

«Un segnale positivo è indubbiamente il fatto che sono una trentina, praticamente tutti quelli attivi nella zona interessata dal progetto, gli esercizi pubblici che hanno aderito al nostro appello», spiega Carolina Cima, responsabile dell’area valle di Blenio per l’Otr. Un altro elemento importante – annota Cima – è la presenza di una dozzina di punti d’interesse lungo il Sentiero storico della valle di Blenio numero 3 che, anch’esso interamente percorribile con le e-bike, si snoda da Acquarossa a Malvaglia. Quanto alla disponibilità delle biciclette nelle quattro stazioni, «due tecnici si occupano di garantirla spostandole regolarmente». E a chi temesse di non trovarne nemmeno una a sua disposizione, Carolina Cima rassicura spiegando che il sistema gestito attraverso l’app consente di comprendere in tempo reale dove si presenta una richiesta particolare, così da porvi rimedio nel giro di poco tempo.MA.MO.

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