Bellinzonese

Quasi 500 abitanti in più a Bellinzona in un anno

Secondo il sindaco Mario Branda, ‘il buon rapporto tra qualità e costo della vita rende il Comune attrattivo’

Bellinzona e Giubiasco i quartieri più popolosi (Ti-Press)
25 gennaio 2022
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«Bellinzona offre ottimi servizi su un territorio sicuro e ben infrastrutturato con abitazioni di buona qualità a prezzi accessibili. E questo buon rapporto tra qualità e costo della vita rende il Comune attrattivo». Il sindaco Mario Branda spiega in questo modo il sostanzioso aumento della popolazione registrato nel 2021: rispetto all’anno precedente i residenti sono infatti cresciuti di quasi 500 unità, superando la soglia dei 44’500 abitanti. Un dato che si può interpretare come «un segnale di apprezzamento del territorio». Un incremento che da un lato «rafforza anche la platea dei contribuenti», ma che dall’altro deve andare di pari passo con «l’aumento dei posti di lavoro», sottolinea il sindaco di Bellinzona a ‘laRegione’. «In questo modo è possibile garantire un territorio vivibile e vissuto con una buona qualità di vita».

Dal 2017 al 2021 i residenti sono aumentati di 630 unità

A differenza ad esempio di Lugano e Chiasso, dove negli ultimi anni la popolazione è calata, a Bellinzona si può osservare la tendenza inversa: nella città aggregata, dal 2017 i residenti sono costantemente cresciuti, passando da 43’900 a 44’530 nel 2021. In questi anni l’aumento più netto è stato registrato proprio l’anno scorso con 474 abitanti in più rispetto al 2020. I dati statistici diffusi dal Municipio forniscono inoltre dettagli relativi ai 13 quartieri: quelli più popolati rimangono Bellinzona (42,78% del totale con +190 persone nell’ultimo anno e 19’051 abitanti) e Giubiasco (20,01%, +100, totale 8’911). Gli abitanti sono anche cresciuti di 91 unità a Sementina (raggiungendo quota 3’415), di 59 a Claro (3’141), di 29 a Monte Carasso (2’998), di 1 a Gudo (876), di 7 a Preonzo (654), di 20 a Pianezzo (600), di 11 a Sant’Antonio (274) e di 3 a Moleno (131). I residenti sono invece diminuiti a Camorino (-23, per un totale di 2’833), Gorduno (-4, 848 abitanti) e Gnosca (-10, 798).

‘Particolare attenzione alle famiglie’

In generale si può quindi parlare di un aumento perlopiù generalizzato. In particolare nel Comune sono arrivate «famiglie». Dai dati emerge poi che vi sono anche nuove famiglie: lo scorso anno sono stati registrati 378 nascite (in linea o in leggera flessione rispetto agli anni precedenti) e 351 decessi (nel 2020 a causa della prima ondata pandemica se n’erano contati ben 492), per un saldo positivo di 27 unità. In questo contesto Branda ricorda ad esempio che la Città offre «più di 50 parchi gioco». Bellinzona presta quindi «particolare attenzione alle famiglie», mettendo a disposizione «spazi adeguati alle loro esigenze».

A rendere attrattiva Bellinzona è verosimilmente anche la sua centralità con collegamenti verso nord e sud che sono decisamente migliorati negli anni «grazie alle aperture della galleria di base del San Gottardo prima e di quella più recente del Monte Ceneri», sottolinea il sindaco, ricordando che oggi in treno si può raggiungere Lugano in poco meno di un quarto d’ora e che anche il collegamento verso la Svizzera interna è diventato nettamente più veloce.

‘Non una crescita fine a se stessa’

Ci si potrebbe dunque aspettare un incremento della popolazione anche in futuro. Ma questo è un obiettivo per la Città? «Attualmente il territorio può sopportare questo aumento della popolazione che è benefico per la vita sociale e la qualità di vita. Tuttavia, la crescita non deve essere fine a se stessa. L’obiettivo è quello di avere un Comune che offra servizi di buona qualità e sufficienti posti di lavoro». In questo senso in previsione vi sono «importanti investimenti per progetti molto significativi, come il nuovo ospedale, il Quartiere Officine, il polo di ricerca biomedico. Riuscire a combinare queste iniziative con un aumento controllato della popolazione penso che possa rappresentare una dinamica virtuosa per la qualità di vita a Bellinzona», rileva il sindaco.

‘Evitare il fenomeno della speculazione edilizia’

Lo stesso vale anche a livello edilizio. È un dato di fatto che negli ultimi anni, in particolare a Bellinzona e Giubiasco sono spuntati diversi nuovi palazzi. Stando a Branda la costruzione di nuovi appartamenti da un lato «porta un’offerta maggiore di abitazioni di buona qualità con un comfort maggiore rispetto al passato». Dall’altro bisogna però «essere attenti a non incentivare il fenomeno della speculazione edilizia che genera sfitti e consuma il territorio senza portare nulla di buono». Insomma, le nuove costruzioni «devono rispondere a un bisogno concreto della popolazione». E in tale ambito «il Piano d’azione comunale va proprio in questa direzione: ovvero quella di garantire ordine e coerenza a questo processo, evitando il fenomeno pernicioso della speculazione edilizia».

‘La convivenza funziona bene’

Dalle statistiche emerge anche che a Bellinzona risiedono persone di 110 diverse nazionalità. «Questo dimostra che nel Comune la convivenza funziona bene e che non ci sono grandi problemi di integrazione», sottolinea il sindaco. I più numerosi sono i cittadini svizzeri (74%), seguiti da quelli italiani (16,5%) e portoghesi (2%). Altri dati mostrano che nel 2021 si sono celebrati 257 matrimoni e sono state effettuate 124 naturalizzazioni: in entrambi i casi si tratta di dati in leggera flessione se comparati agli altri anni precedenti. Infine alcuni dati sull’età dei residenti: la maggior parte della popolazione ha tra i 50 e i 54 anni (3’473 persone), seguiti dalla categoria 55-59 anni (3’445) e da quella 45-49 anni (3’271). Lo scorso 31 dicembre a Bellinzona abitavano 1’960 bambini tra gli 0 e i 4 anni e 17 ultracentenari.

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