Bellinzonese

Un container espositivo sui cento anni della Croce Verde

La particolare installazione è stata posata sul piazzale della Stazione di Bellinzona. La storia dell’ente ripercorsa con immagini, video e testi

18 ottobre 2021
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I cento anni di storia della Croce Verde di Bellinzona (Cvb) raccontati in un particolare spazio espositivo allestito in città. Si tratta di un ex container, una struttura trasparente, concepita come contenitore di merci ma ora adattata allo scopo, nella quale sono esposte immagini d’epoca, filmati (dell’archivio Rsi e altri realizzati in collaborazione con gli studenti della Supsi) e contenuti testuali che permettono di conoscere la storia ormai ultracentenaria dell’ente. L’esposizione è stata inaugurata oggi sul piazzale della Stazione di Bellinzona alla presenza del presidente della Cvb Vincenzo Lacalamita, di diverse persone vicine all’ente, del sindaco di Bellinzona Mario Branda, del municipale della Città Mauro Minotti e del consigliere di Stato Raffaele De Rosa e di rappresentanti dei partner di soccorso (polizia, pompieri e Protezione civile).

Un’iniziativa che il Consiglio di amministrazione e la direzione della Cvb hanno voluto realizzare nell’ambito dei festeggiamenti dei cento anni, che ricorrevano l’anno scorso ma che sono stati posticipati di un anno a causa della pandemia. Per sottolineare questo traguardo, l’anno scorso è stato anche pubblicato un libro per il centenario, mentre l’anno prossimo in maggio, in collaborazione con il Patriziato di Bellinzona nell’ambito dei Beatles Days verrà offerto un concerto alla popolazione in piazza del Sole. Gli aspetti storici sono stati narrati da Carlo Schoch, volontario della Cvb per quarant’anni, che ha ripercorso i passi salienti dell’ente e raccontato alcuni aneddoti.

Era una giornata primaverile del 1920 quando sul viale Stefano Franscini, un imbianchino in gravi condizioni veniva trasportato all’Ospedale San Giovanni Battista di Ravecchia adagiato sopra un rozzo carretto. Fu un trasporto indecente, inumano, notato da molte persone e la presa di coscienza che non fosse più possibile soccorrere i feriti in quel modo. Fu anche la scintilla che diede origine alla nascita del sodalizio, alcuni cittadini decisero infatti di creare, ispirandosi alle esistenti società volontarie di Chiasso e Lugano, la “Società volontaria di soccorso Croce Verde Bellinzona”. A quel tempo la neocostituita società, con sede al pianterreno di Palazzo civico, era composta da diciassette militi iscritti, con in dotazione una portantina a due ruote, detta “lettiga di volata” o “cannoncino”, tre barelle modello militare e un vademecum di istruzioni. Il primo veicolo di soccorso della Cvb arrivò nel 1921, era una “Fiat 15 Territoriale”, modello in dotazione al “Regio esercito italiano” nella grande guerra. La famiglia Salvioni la fece adattare ad ambulanza civile, donandola all’ente. «In questi cento anni molti cittadini bellinzonesi hanno dato il loro contributo efficace e sostenuto gli ideali della Croce Verde cittadina, rendendola più efficiente e professionale», ha riconosciuto Schoch. «L’ente in questi anni si è guadagnato la stima, la fiducia e l’affetto della popolazione che ha potuto, e può tuttora, usufruire dei suoi servizi», ha aggiunto. La mostra potrà essere visitata sul piazzale della Stazione per la durata di un mese.

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