Bellinzonese

Ecco la nuova piazza Pasquéi di Preonzo

Il progetto di sistemazione e riqualifica era stato lanciato nel 2016. I platani secolari sono ora attorniati da una pavimentazione in pietra naturale.

Un nuovo punto d'incontro (Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
15 agosto 2021
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«Una piazza bella e funzionale che si presta molto bene a eventi aggregativi». Il capodicastero Territorio e mobilità Simone Gianini è decisamente soddisfatto della nuova piazza Pasquéi di Preonzo: sabato scorso si è infatti tenuta la festa (organizzata dalle Società Riunite di Preonzo) per l’inaugurazione ufficiale di quest’opera alla quale, malgrado la canicola e il periodo vacanziero, hanno partecipato numerose persone, approfittando anche di un aperitivo offerto dalla Città e di una grigliata organizzata appunto dalle società locali. «Finalmente siamo riusciti a svolgere un’inaugurazione di un’opera pubblica dopo un lungo periodo di emergenza sanitaria che ce lo ha impedito. Un segnale, insomma, di un lento ritorno alla normalità», sottolinea il vicesindaco di Bellinzona a ‘laRegione’. Infatti i lavori (costati come previsto 1,8 milioni di franchi) sono terminati già lo scorso dicembre, ma l’inaugurazione è slittata a causa delle restrizioni legate alla pandemia di coronavirus. La giornata di festa ha anche permesso di inaugurare la bibliocabina (voluta fortemente dalla locale associazione dei genitori) già attiva in piazza, in occasione di un mercatino del libro proposto in collaborazione con OndeMedia.

‘Importante il rispetto della storia del paese’

Concretamente, ora la parte verde centrale della piazza caratterizzata da alcuni platani secolari è attorniata da una pavimentazione in pietra naturale: «Un elemento distintivo che raccoglie anche le caratteristiche proprie del luogo», precisa Gianini. Gli interventi hanno dunque riguardato l’arredo urbano, ma anche l’illuminazione e il sistema di canalizzazione. Piazza Pasquéi, così come il nucleo di Preonzo, sono iscritti nell’inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos). «Per questo motivo era importante che i lavori fossero rispettosi della storia del paese. E il risultato è una piazza degna di questa iscrizione, che funge da luogo d’incontro e di scambio». Vi sono anche stati dei miglioramenti a livello di sicurezza: ad esempio «con la nuova fermata del trasporto pubblico, posizionata sulla strada cantonale, i bus di linea non entrano più nella piazza, dando così la precedenza alla mobilità pedonale e alla vivibilità. Unica eccezione: i bus che portano i ragazzi alle scuole da sud, ma sono solo poche corse».

Un iter progettuale travagliato

Sa da un lato vi è soddisfazione per l’inaugurazione di quest’opera, dall’altro la giornata di sabato ha anche permesso di concludere un «iter progettuale piuttosto travagliato», rileva il vicesindaco. Infatti il progetto era stato presentato nel 2016 dal Municipio di Preonzo: il credito da 1,8 milioni di franchi era poi stato approvato dall’allora Consiglio Comunale nel dicembre dello stesso anno. Tuttavia, come spesso accade per opere di questo genere, erano emerse delle opposizioni. Nel gennaio del 2017 alcuni cittadini avevano infatti inoltrato un ricorso al Consiglio di Stato. Ricorso che era stato parzialmente accolto nel marzo del 2018 (facendo così di fatto decadere un referendum presentato contro il progetto, che era riuscito con 135 firme raccolte): concretamente, il governo cantonale aveva ritenuto che tale opera di urbanizzazione generasse un vantaggio particolare per i confinanti ai sensi della Legge cantonale sui contributi di miglioria. Il prelievo di questi contributi – la cui procedura è ancora in corso (si sta definendo il perimetro entro il quale i cittadini interessati saranno chiamati a pagare per l’abbellimento del comparto) – sono infatti obbligatori per legge in caso di opere di urbanizzazione come questa. Nel luglio del 2018 il Municipio di Bellinzona, che dopo l’aggregazione aveva ripreso questo progetto, aveva quindi licenziato un messaggio che comprendeva anche i contributi di miglioria a carico dei confinanti nella misura del 30% della cosiddetta spesa determinante (ad esempio i lavori di manutenzione, come il rifacimento delle canalizzazioni, non sottostanno al prelevamento dei contributi). Il credito, sempre di 1,8 milioni di franchi, era in seguito stato accolto dal Consiglio comunale all’unanimità nel settembre del 2018.

‘Un segno tangibile di attenzione verso gli ex Comuni’

A dimostrazione di quanto fosse sentito questo passo, vi è il fatto che durante la giornata di sabato sono intervenuti nei discorsi ufficiali, oltre che a Gianini, anche il sindaco di Bellinzona Mario Branda e l’ex sindaco di Preonzo Fabio Pasinetti. Si tratta infatti di «una delle opere fatte proprie dal nuovo Comune di Bellinzona e rappresenta un segno tangibile di attenzione verso gli ex Comuni. Siamo dunque felici di aver terminato questi lavori», conclude il capodicastero Territorio e mobilità che con quello delle opere pubbliche si è occupato della realizzazione.

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