Bellinzonese

Gnosca: 'il poligono disturba ma i limiti sono rispettati'

Il Municipio di Bellinzona risponde ai Verdi sull'inquinamento fonico. Si chiede pazienza in vista del trasferimento delle attività al Monte Ceneri

(Ti-Press)
8 luglio 2021
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“Potrebbero essere effettuati dei provvedimenti strutturali, ma ritenuto come lo stand verrà dismesso con l'apertura del nuovo poligono cantonale al Monte Ceneri, si tratterebbe di un investimento poco giustificato, ritenuto inoltre che il livello limite d'immissione è comunque rispettato”. Il Municipio di Bellinzona risponde alle domande dei Verdi contenute in un'interrogazione. I consiglieri comunali Ronald David, Marco Noi e Giulia Petralli chiedevano lumi in merito al disturbo causato dallo stand di tiro di Gnosca, parlando di una situazione ritenuta “esasperante visto il forte rumore causato che arreca disturbo al vicino abitato”. Pur riconoscendo che lo stand di tiro crea di sicuro un certo disturbo per i residenti, l'Esecutivo informa che per quanto riguarda l'inquinamento fonico il valore d'immissione è pari a 60.00 dBa, ovvero la soglia massima consentita. Questo grazie alla decisione – adottata dopo una perizia del 2018 che aveva rilevato un livello di 60.3 dBa – di ridurre i colpi medi annui sparati (da 41mila a 40mila) e le semigiornate annue di tiro (da 63 a 60). Ribadendo che il poligono di Gnosca sarà dismesso una volta trasferite le attività sul Monte Ceneri (così sarà anche per lo stand alla Saleggina), l'Esecutivo chiarisce infine che il poligono, utilizzato anche dalla polizia, “dispone di regolare autorizzazione d'esercizio” e che l'avviso dei giorni di tiro, a seguito delle lamentele degli abitanti, “viene indicato nell'App della città”. 

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