Bellinzonese

Bellinzona, Ingrado si prepara a cambiare sede

Da via Murate al viale Portone: la fondazione ha selezionato sei progetti per il futuro Centro polifunzionale cittadino per curare le dipendenze

Il rendering del progetto 'Parco Portone', selezionato al primo posto dalla giuria
7 luglio 2021
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Si prepara a cambiare dimora il Centro diurno della Fondazione servizio ticinese di cura dell’alcolismo Stca Ingrado ubicato a Bellinzona. L'ex casa del soldato in via Murate, nella quale oggi vengono proposte attività di laboratorio e di presa in carico diurna, non risponde infatti più in modo adeguato alla mutate esigenze di presa a carico, sia dal profilo quantitativo che qualitativo. Alcuni spazi dei laboratori, secondo una valutazione dell’Ufficio cantonale del lavoro, non sono più considerati idonei. La Fondazione ha dunque deliberato di realizzare una nuova sede su un terreno di sua proprietà, sempre a Bellinzona, in viale Portone. Il nuovo centro polifunzionale, continua il comunicato diramato ai media, accoglierà i laboratori, il consultorio e le novità rappresentate da spazi per la medicina delle dipendenze e un foyer per lungo-degenti. Per selezionare il progetto più adeguato e conforme alle esigenze di uso dei suoi utenti, alle esigenze di decoro della città e ai valori collettivi dello spazio pubblico, la fondazione ha deciso di indire un concorso di progetto aperto a Gruppi interdisciplinari. Coordinato dallo studio Colombo+Casiraghi architetti Sa di Lugano, ha preso avvio all’inizio di gennaio e si è concluso a fine giugno con i lavori della giuria presieduta dall'avvocato e presidente onorario della fondazione Alessandro Soldini. 

I sei progetti premiati

Delle 41 proposte valutate dalla giuria, ne sono state selezionate sei. Al primo posto si è piazzato il progetto chiamato 'Parco Portone', elaborato dal gruppo Architetti Bianchi Clerici Sagl di Bellinzona (capofila), Jelmoni Ingegneria Sa di Ascona, De Carli Marco Studio d'ingegneria Sa di Locarno e Proelba & ML-Progetti elettrici Sa di Locarno. Seconda posizione per 'Di pietro e di cielo' a cura del team Buzzi Studio d’architettura di Locarno (capofila), Ingegneri Pedrazzini Guidotti Sagl di Lugano e Ifec ingegneria Sa di Rivera. Al terzo rango si è classificato il progetto 'Boulevard' elaborato dal gruppo Krausbeck Santagostino Margarido Sagl di Mendrisio (capofila), Brenni Engineering Sa di Mendrisio, Think Exergy Sa di Mendrisio e Piona Engineering Sa di Manno. Quarto premio per 'Kalinka' del team Remo Leuzinger Architetto Sagl di Lugano (capofila), Pini Swiss Engineering Sa di Lugano e Tecnoprogetti Sa di Camorino. Al quinto posto si è piazzato il progetto 'Supergrado' elaborato dal gruppo Sara Bucci Architetto di Firenze (capofila), Borlini & Zanini Sa di Montagnola, Rigozzi Engineering Sa di Giubiasco e Eilettroconsulenze Solca Sa di Mendrisio, mentre il sesto premio è stato ottenuto da 'Belvedere' progettato da Samuel Henzen (capofila), Afry Svizzera Sa di Grono e Ifec ingegneria Sa di Rivera. 

L’esposizione dei risultati avrà luogo dal 9 al 18 luglio (lunedì-venerdì dalle 17 alle 19; sabato-domenica dalle 14 alle 17) nella sala multiuso dell’ex casa comunale di Gorduno, dove lunedì 12 luglio alle 18 si terrà una presentazione ufficiale. 

È nota da diverso tempo la volontà di Ingrado di avere a disposizione a Bellinzona un luogo più grande dove poter ampliare i propri servizi e rispondere meglio alle esigenze. Nel 2016 era naufragato il progetto del Centro polifunzionale Inotaf in collaborazione con l'Otaf, previsto in via Murate e via Cattori al posto dell'attuale sede. Il riesame dei bisogni dell’utenza e delle condizioni quadro di utilizzo delle superfici era infatti sfociato in un ripensamento del progetto, inducendo gli attori coinvolti a cambiare strategia e a procedere in maniera autonoma. 

 

 

 

 

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