Bellinzonese

Treni merci alle Officine di Bellinzona: pressing sulle Ffs

Il Consiglio comunale cittadino chiede al Municipio, con una risoluzione dei capigruppo, di sollecitare il mantenimento di questa manutenzione fino al 2026

Divisi sui treni merci (Ti-Press)
8 marzo 2021
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Le Officine di Bellinzona e il loro futuro a breve termine in città e a lungo termine a Castione tornando sui banchi del Legislativo cittadino. Schema classico: Mps e Verdi da una parte, il resto dell’emisfero politico turrito dall’altra. I primi con una risoluzione sottoposta al plenum il 1° marzo (solo 5 i voti raccolti questa sera) chiedevano sostegno spingendo per una ferma difesa a tutto campo dei posti di lavoro, alla luce della volontà delle Ffs di abbandonare sin dal 2022 la manutenzione dei treni merci a favore dei treni viaggiatori Etr Astoro. La risoluzione del Movimento per il socialismo, sostenuta dai Verdi, chiedeva quindi alle Ffs di rinunciare alla dismissione del settore carri e di presentare finalmente il piano industriale del nuovo stabilimento previsto a Castione; e al Municipio cittadino di sostenere, come ha fatto il governo cantonale, le rivendicazioni del personale e dei sindacati.

44 voti contro 5

Dal canto loro i quattro capigruppo di Plr, Ppd, Sinistra e Lega/Udc hanno sottoposto al plenum una risoluzione diversa, giudicata ‘ecumenica’ dalla controparte ma che ha raccolto 44 voti, considerando che le richieste dell’Mps sono “sicuramente più che legittime e condivisibili nella loro sostanza, ma inquadrate in una serie di premesse discutibili, per non dire fuorvianti”. Infatti la manutenzione dei carri merci “costituisce allo stato delle cose solo una piccola frazione, circa il 6%, del volume di lavoro svolto in città; e questo stesso volume in 10 anni si è ridotto da 1’500-2'000 a 400 carri all’anno e tutti di proprietà delle Ffs”. Quindi, le richieste della maggioranza: primo, “il Municipio segua gli sviluppi del progetto di nuovo stabilimento ferroviario a Castione, esercitando le necessarie pressioni affinché all’interno dello stesso sia creato il maggior numero di posti di lavoro possibile, anche superiore a quello indicato nell’accordo del dicembre 2017”. Secondo, “riconoscendo le preoccupazioni della Commissione del personale e dei sindacati, si sollecita il Municipio a intervenire sulle Ffs affinché almeno nella fase di transizione di qui al 2026 sia conservata la manutenzione dei carri merci in Ticino”. Terzo, “s’invitano le Ffs a presentare in tempi brevi il piano industriale dettagliato del nuovo stabilimento di Castione”. E quarto, “si renda conto al Consiglio comunale appena possibile degli sviluppi per la nostra Città e per tutta la regione di questo fondamentale progetto industriale”.

Il dibattito

Il dibattito in sala ha messo in luce le note divisioni. Alla fine il sindaco Mario Branda ha assicurato che il Municipio segue da vicino l’evoluzione dei lavori: «Siamo convinti di aver fatto la cosa giusta nel sostenere un progetto che assicurerà pregiati posti di lavoro a lungo termine nello stabilimento di Castione, dove comunque non è prevista la manutenzione dei carri merci. Siamo ragionevolmente ottimisti sul fatto che le previste 230 unità a tempo pieno saranno di più».

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