laR+ Bellinzonese

'Per una Città di Bellinzona finalmente policentrica'

La commissione della Gestione dà il via libera al Piano d'azione comunale, portando l'attenzione sull'importanza di valorizzare ogni singolo quartiere

(Ti-Press)
1 marzo 2021
|

Identità policentrica, mobilità sostenibile e coinvolgimento della popolazione. Questi gli aspetti sui quali, secondo la Gestione, bisognerà insistere nell’ambito della pianificazione territoriale della Città di Bellinzona dei prossimi 20 anni. Tutti i membri della commissione hanno sottoscritto il rapporto stilato da Lisa Boscolo (Ps) che invita il Legislativo – chiamato ad esprimersi in occasione della seduta dell'8 marzo – a condividere le linee direttrici contenute nel Piano d’azione comunale (Pac). Così come la maggioranza della commissione Piano regolatore, anche la Gestione condivide l’impostazione del Pac, strutturata su nove tematiche centrali e sulla pianificazione delle cinque aree considerate di maggior valenza per il futuro socioeconomico e commerciale della Città (comparti Stadio e Officine a Bellinzona, Ferriere a Giubiasco, Capeleta a Camorino e centro paese di Claro). 

’Messo in risalto il potenziale di ogni quartiere’

Partendo dall’auspicata identità policentrica, la Gestione apprezza il potenziale di ogni quartiere messo in risalto dal Pac. Un’impostazione che conferma per la prima volta che l’identità del nuovo ente locale è composta da ognuno degli ex tredici comuni, aspetto ritenuto centrale per lo sviluppo identitario di un intero territorio. Un concetto di policentrismo, al fine di “valorizzare seriamente ogni quartiere e dargli dignità ed equità”, da concretizzare – si legge ancora nel rapporto – “con misure incisive come il potenziamento del servizio pubblico (tra cui mezzi pubblici e strutture extrascolastiche) e con una chiara relazione tra le varie aree strategiche e non che compongono questo territorio”. Un’identità policentrica “da costruire uscendo da una visione belli-centrica che troppo spesso si è percepita”. Il Fiume Ticino, come elemento naturale che tocca ogni quartiere
(eccezione per la Valle Morobbia) “rappresenta una potenziale colonna vertebrale dell’intero territorio”. 

Mobilità, ‘approccio innovativo e coraggioso’

Sul fronte dei trasporti pubblici, la visione che emerge dal Pac è di passare da una città ancora piuttosto orientata al trasporto individuale motorizzato a una Città della mobilità sostenibile, tramite un sistema capillare di connessione intermodale con nuove fermate TILO a Claro, S. Paolo, Piazza Indipendenza, Saleggi (che servirà il nuovo ospedale) e Camorino. “Il messaggio che propone il Pac verso l’approccio alla mobilità è qualcosa di innovativo e coraggioso”, scrive Boscolo nel rapporto, ritenendo che il Municipio abbia fatto “un passo di qualità verso una maggiore sostenibilità nel considerare il momento opportuno per passare da una città orientata principalmente al mezzo individuale motorizzato a una città orientata sulla mobilità sostenibile, pubblica e dolce”. Per la Gestione anche questa è una via da seguire per avere “dei quartieri attrattivi, connessi tra loro che permette di eliminare il rischio di isolarne qualcuno”. Per la commissione le azioni proposte dal Pac in ambito di mobilità sono ideali per intraprendere il cambio di paradigma in ambito di impatto climatico, “tema centrale per raggiungere l’obiettivo di una migliore qualità di vita”. Viene dunque consigliato l’anticipo di alcuni studi di fattibilità come per esempio per il piano della mobilità ciclistica.

Una posizione, quella della Gestione, parzialmente in contrasto con quella della maggioranza della commissione Piano regolatore. Nel suo rapporto rende attenti sulla necessità di dare la giusta attenzione ai posteggi per il traffico individuale motorizzato, e in generale dare “un saggio punto di equilibrio tra le varie forme di mobilità, dopo l’inebriante sviluppo del trasporto pubblico regionale degli ultimi sei anni”.

’La popolazione dev'essere più coinvolta’

Un aspetto che per la Gestione andrà migliorato durante l’intero sviluppo delle varie tipologie d’azioni, è il coinvolgimento della cittadinanza, aspetto che la commissione rileva esserci stato solo in parte nelle varie fasi di realizzazione del Pac. “Oltre all’aspetto formale e legale è fondamentale considerare il pensiero del cittadino e della cittadina perché elemento determinante al fine di raggiungere l’obiettivo finale”, si legge nel rapporto dove si auspica maggiore possibilità in futuro. “Nelle prossime tappe è dunque di fondamentale importanza coinvolgere singoli cittadini e cittadini e le loro specificità come età, genere, e appartenenza socio-economica. Le specificità di ogni cittadino corrispondono a un vissuto diverso del territorio. Senza il parere e i desideri della cittadinanza la città non si può costruire”. Oltre alla cittadinanza, per la Gestione vanno coinvolti gruppi di interesse quali i patriziati, le associazioni di ogni categoria (sociali, sportive, culturali, economiche, ambientaliste) senza escludere a priori la partecipazione di specialisti di settore. “Il territorio è di chi lo vive. Per questo motivo va coinvolto e ascoltato in maniera incisiva per un progetto che sia il più democratico possibile”.

3,5 milioni per la misure pianificatorie

Sul tema finanze la Gestione si limita a stimare i costi unicamente per le future misure pianificatorie suddivise in tre categorie temporali (2021-2027, 2027-2031, 2031-2040). Per le prime due fasi d’intervento viene indicato un totale di 3,65 milioni di franchi per azioni quali per esempio l'armonizzazione dei regolamenti edilizi, i vari studi preliminari, le varianti di piano regolatore, adattamenti e aggiornamenti). Tutti gli altri investimenti saranno quantificati sulla base di studi preliminari e successive progettazioni.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔