Bellinzonese

Elezioni tacite a Quinto e Prato. A Pollegio lascia Mercoli

Emergono le prime novità rispetto alle liste depositate un anno fa. A Pollegio si candida l'ex presidente del Ps cantonale Igor Righini

John Mercoli è sindaco di Pollegio dal 2012 (Ti-Press)
8 febbraio 2021
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Da presenza sporadica solo accennata in qualche lista civica o con exploit a corto raggio, a un ruolo di primo piano. La destra a Bellinzona e nell’Alto Ticino durante l’ultimo decennio ha stretto i ranghi e rafforzato la presenza negli organi esecutivi e legislativi, tanto da contare oggi dieci municipali in venti Comuni. Dieci seggi conquistati erodendo piano piano terreno ai partiti storici Plr, Ppd e Ps. Sulla spinta di un periodo positivo (in primis l’intesa più recente che ha portato all’elezione di Marco Chiesa agli Stati), sul piano locale in vista del 18 aprile Lega e Udc si presentano in corsa unite in nove Comuni su 20 per i Municipi e in 10 per i Consigli comunali; nell’alta Valle di Blenio la Lega, forte della propria sindaca Claudia Boschetti Straub, ha preferito continuare a ‘ballare da sola’, mentre l’Udc si è accasata nella lista civica Blenio 2016 insieme a Ppd e indipendenti. A Biasca, dove nel 2016 il movimento di via Monte Boglia aveva registrato un +4% riconfermando Norma Conconi Ferrari, è per contro sfumata nelle ultime settimane la lista unica annunciata un anno fa, e con essa la discesa in campo dell’imprenditore democentrista Luca Buzzi.

Al deposito delle liste entro ieri sera le due formazioni hanno confermato di essere in corsa a braccetto nella Turrita nonché a Cadenazzo, Arbedo-Castione, Lumino, Riviera, Serravalle, Acquarossa (ma solo per il Cc, mentre un anno fa ambiva anche all’Esecutivo), Pollegio e Faido, come pure (novità) ad Airolo dove si sono slegate dalla lista civica Arianova (Ps e indipendenti) che conta attualmente una municipale. L’obiettivo è conquistare un seggio dove al momento non ne ha (Lumino e Airolo), incrementando la presenza anche nei vari Legislativi. Come scrivevamo un anno fa, tremano insomma i fortini dei partiti storici, i quali tuttavia in talune località possono ancora vantare maggioranze granitiche. 

Nella Turrita sfida all'ultimo voto

Sarà il caso della Turrita aggregata? Un anno fa la nuova Bellinzona s’indirizzava verso una campagna elettorale al cloroformio; oggi dopo gli attriti sorti sui sorpassi milioni e sui decessi Covid in casa anziani a Sementina, si prospetta una caccia all’ultimo voto senza esclusione di colpi. Per di più con alcune novità: da una parte un’accresciuta polarizzazione, dall’altra l’arrivo di due liste inedite, ossia ‘Più donne’ (che candida la granconsigliera Maura Mossi Nembrini) e ‘Liberi’ (staccatasi da Lega/Udc).

Rispetto al 2017 la Sinistra del sindaco Mario Branda (Ps, Gioventù socialista e Partito comunista schierati insieme) non può più contare sull’appoggio dei Verdi confluiti in una lista d’opposizione con Mps, Forum Alternativo e Partito operaio popolare; di peso anche la rinuncia a ricandidarsi, dopo due legislature, di Roberto Malacrida compensato da candidati/e giovani. Sul fronte opposto, come detto, Lega e Udc sono lanciate verso la riconferma dell’uscente Mauro Minotti; tuttavia è forte la concorrenza interna col ritorno dell’ex sindaco Brenno Martignoni, le ambizioni di Tuto Rossi e la discesa in campo dei presidenti sezionali Sacha Gobbi e Simone Orlandi. Il Plr ha scelto per il solo uscente rimasto, Simone Gianini, una pesante bicicletta militare riassumibile nella rinuncia del vicesindaco Andrea Bersani e nell’ingloriosa uscita di scena di Christian Paglia; basterà, per confermare i tre seggi, la lista che secondo i vertici sezionali è ben profilata? Dal canto suo il Ppd non dovrebbe temere per il proprio seggio, sebbene sull’uscente Giorgio Soldini pesino i problemi emersi nella casa di riposo.

Due altri Municipi designati senza voto

Non mancano, guardando agli altri Comuni della regione, alcune novità rispetto alle liste depositate un anno fa. A cominciare dall’elezione dei membri del Municipio a Quinto e a Prato Leventina che avverrà in forma tacita, essendo pervenute alle cancellerie comunali unicamente cinque candidature per gli altrettanti seggi a disposizione. Per quanto riguarda Quinto, tra gli uscenti non si ripresenta solo il sindaco liberale-radicale Valerio Jelmini. Al suo posto, sulla lista del Plr, ecco Emilio Bossi insieme ai municipali in carica Giovanni Luppi e Aris Tenconi. Gli uscenti Patrizia Gobbi Coradazzi e Daniela Marveggio sono le uniche candidate rispettivamente per Quinto ‘21 e Ppd/Ind. Per eleggere i membri del Consiglio comunale (per il quale le liste sono sempre tre) la popolazione sarà invece chiamata alle urne. 

A Prato Leventina (dopo il passo indietro della municipale Fabrizia Gendotti) per il gruppo Insieme Per Prato Leventina si presenta l’uscente Mario Galbusera, accanto a Luca Frasa. Per il Ppd troviamo l’unico uscente Fabio Pedrucci, mentre per il Plr si mettono ancora a disposizione il sindaco Davide Gendotti e il vicesindaco Sergio Sartore. Tacite anche le elezioni per il Consiglio comunale (7 candidati Plr, 5 Insieme Per Prato Leventina e 3 Ppd). In questi due Comuni le proposte di candidatura del sindaco devono essere depositate alla cancelleria comunale entro le 18 di lunedì 1° marzo e diventeranno definitive alle 18 di lunedì 8 marzo. Ricordiamo che un anno fa le elezioni sono avvenute in forma tacita a Bedretto, Dalpe, Personico e Bodio. 

A Pollegio lascia Mercoli ma c'è Igor Righini

Altra novità è la non ricandidatura del sindaco di Pollegio John Mercoli (Ps/Ind.): eletto in Municipio nel 2008 e in carica come sindaco dal 2012, oggi si mette a disposizione solo per il Consiglio comunale. Per il Municipio la sinistra (che conta tre seggi) candida gli uscenti Mehmet Cömertpay e Stefano Reali, affiancati da Ives Vargiu, Alexa Zangari e l'ex presidente del Ps cantonale Igor Righini. L'altra lista per il Municipio è quella della Lega/Udc/Ind: con l'uscente Michele Guerra ci sono Jörn Paglia, Augusto Simoni, Dimitri Bucovaz e Kevin Gianini. Non corre quest'anno il Ppd (nemmeno per il legislativo), dopo la rinuncia dell'uscente Diego Imelli. 

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