Bellinzonese

Aggregazione, solo il Municipio di Pollegio propende per il ‘No’

Bassa Leventina: lunedì i Legislativi di Pollegio, Giornico, Personico e Bodio dovranno esprimersi sulla relazione finale della Commissione di studio

I Municipi di Bodio, Personico e Giornico invitato invece il plenum ad approvare la trattanda (Ti-Press)
16 febbraio 2021
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Si parlerà di un tema di grande importanza durante le sedute dei legislativi di Bodio, Giornico, Personico e Pollegio, tutte in programma lunedì 22 febbraio. Sui loro banchi i consiglieri comunali troveranno la relazione finale della Commissione di studio per l’unione dei quattro comuni della Bassa Leventina in un ente locale unico chiamato Sassi Grossi. Un documento di 60 pagine – elaborato dal 2013 e depositato lo scorso novembre – che i quattro plenum dovranno decidere se avallare. Il voto non sarà vincolante per le sorti del progetto di aggregazione di cui si parla ormai da un decennio, ma sarà tuttavia un segnale importante anche in ottica del dibattito pubblico che prenderà avvio nei prossimi mesi e che dovrebbe portare alla votazione popolare consultiva, prevista il prossimo mese di ottobre. 

La sinistra di Pollegio: ’Sarebbe un salto nel buio’

Gli Esecutivi di Bodio, Giornico e Personico hanno preavvisato favorevolmente i messaggi municipali licenziati, ritenendo l’aggregazione una via indispensabile per il rilancio della regione e per creare un nuovo assetto istituzionale moderno, dinamico, forte e riconosciuto quale partner a livello cantonale. Non la pensa così la maggioranza del Municipio di Pollegio, Comune nel quale si preannuncia la discussione più accesa. La sezione del Partito socialista e Indipendenti – che il 18 aprile proverà a riconfermare tre seggi su cinque all'interno dell'Esecutivo nonostante l'annunciata uscita di scena del sindaco John Mercoli, il quale sarà tuttavia in lista per il Legislativo – ha recentemente ribadito la propria voce contraria. “Non siamo contrari alle aggregazioni, abbiamo sempre asserito che le aggregazioni possono essere una strada da percorrere, ma evidentemente non a qualsiasi costo. Di conseguenza – si legge ancora nel volantino inviato a tutti i fuochi – siamo contrari a quelle che non portano nessun valore aggiunto”. Per la sinistra di Pollegio, l'unione con Bodio, Giornico e Personico sarebbe “un salto nel buio”, che andrebbe a generare “solo incertezze e impoverimento per il nostro Comune”. 

L'esempio di Bissone

Dopo il voto dei Consigli comunali, saranno i municipi a dover dare il proprio preavviso sul progetto. La Commissione di studio, dopo aver allegato le decisioni di esecutivo e legislativo, consegnerà il rapporto al Consiglio di Stato e in aprile si terranno le elezioni a Pollegio e Giornico, mentre a Bodio e Personico le elezioni si sono tenute in forma tacita l'anno scorso. Come detto la votazione consultiva è attesa in ottobre. Non è tuttavia una certezza che a Pollegio si andrà a votare. Fa scuola il caso di Bissone, dove nel gennaio 2020 il Consiglio comunale si era espresso contro l'aggregazione con Arogno, Maroggia, Melano e Rovio, approvando una risoluzione – condivisa dal Municipio – che si chiamava fuori dal progetto. Nel marzo del 2020, il Consiglio di Stato aveva quindi deciso di escludere Bissone senza portare la cittadinanza alle urne. 

Le richieste al governo

Quattro i progetti chiave per i quali la Commissione di studio ritiene doveroso che il Consiglio di Stato garantisca, attraverso un impegno politico vincolante, il suo pieno sostegno. Si chiede innanzitutto un contributo cantonale – da intendere sia a livello didattico, sia in termini di investimento nelle infrastrutture di mobilità e formative – “per garantire la realizzazione di un vero polo formativo e un centro di competenze di importanza cantonale e nazionale che faccia perno sul Campus formativo di Bodio”. In secondo luogo la Commissione ritiene cruciale l'elaborazione di un progetto di sviluppo “che possa rilanciare il comprensorio e concretizzare così gli intendimenti che hanno portato all'integrazione della zona industriale ex-Monteforno nei Poli di sviluppo economico ai sensi del Piano Direttore cantonale (scheda R7)”. In terzo luogo l'auspicio che l'autorità cantonale sostenga, sia da un profilo finanziario, sia facilitando la realizzazione di strutture ricettive adeguate alla richiesta del mercato, “la creazione di una Fondazione che promuova le numerose testimonianze storiche e culturali presenti sul territorio”. Da ultimo si chiede al Cantone un contributo finanziario di mezzo milione, più la facilitazione della conversione “grazie ai suoi buoni uffici”, per la riqualifica del comparto del Collegio Santa Maria a Pollegio, attribuendogli una nuova destinazione per attività di interesse pubblico. 

Obiettivo ripopolamento

Uno dei maggiori obiettivi dell'aggregazione è trovare un antidoto alla flessione dei residenti. Dal 1990 al 2017 la popolazione complessiva dei quattro Comuni – confrontata con un progressivo invecchiamento – è infatti diminuita del 11,5%, passando da 3'396 abitanti agli attuali 3'005: da 1'219 a 1'031 a Bodio; da 1'092 a 873 a Giornico e da 403 a 344 a Personico. Unica eccezione Pollegio,  dove il dato è aumentato da 682 a 757. 

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