Bellinzonese

La natura fa stare bene, ma a Piughei ancora di più

Il Parco del Castagno ha appena accolto nuove piante. E il benessere che generano si può anche misurare: ce ne parla l'esperto bioresearcher Marco Nieri

Le misurazioni di Marco Nieri (Paola Valchera)
21 novembre 2020
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Il parco bioenergetico di Piughei che si sviluppa attorno a un castagno di oltre mille anni d’età prende sempre più forma e si rinnova. Gli ultimi interventi portati avanti dalla Fondazione Montegreco - che si occupa di valorizzare il patrimonio naturale e storico di questi territori situati sopra Malvaglia - riguardano la piantumazione di nuovi alberi avvenuta lo scorso fine settimana, e di altri che verranno posati proprio in questi giorni. Sul posto, oltre ai rappresentanti della Fondazione, era presente Marco Nieri, di professione ecodesigner e bioresearcher. Tra le sue attività vi è proprio la ricerca delle piante adatte da far crescere in determinati luoghi per generare benessere nelle persone. Ad esempio, nel caso di Piughei, Nieri è stato coinvolto innanzitutto per effettuare delle rilevazioni bioenergetiche. «In questo modo abbiamo individuato alcuni alberi che grazie alla loro tipologia e alla loro collocazione emettono dei campi elettromagnetici molto favorevoli all'organismo», spiega da noi raggiunto.

In arrivo Forest bathing e yoga

Sono così state selezionate alcune specie idonee da posizionare in punti precisi che permetteranno anche di valorizzare ulteriormente la zona dal punto di vista paesaggistico. «L’intento è di creare un ambiente favorevole alla salute ma anche ispirante, dove avere il piacere di fermarsi, dove riprendere contatto con il paesaggio. Spesso conduciamo infatti una vita ricca di stress e anche se siamo attorniati dalla natura e dalla bellezza, capita che non lo si riesca ad apprezzare», spiega il nostro interlocutore. L’idea del parco che è in fase di realizzazione è proprio questa: creare un luogo pensato per offrire questo tipo di esperienza, sia grazie alla bioenergetica applicata agli alberi di cui è possibile fruire grazie a una serie di percorsi in via di definizione, sia grazie alla possibilità di praticare attività come il Forest bathing e lo yoga (grazie a una piattaforma di prossima realizzazione), o altre proposte legate al benessere. «In questo modo si vuole proporre ai visitatori un luogo che abbia valenza salutistica, psicologicamente riequilibrante e stimolante. Ci sono varie ipotesi in campo per offrire maggiori spunti e motivazioni per attirare qui le persone, come ad esempio delle installazioni artistiche».

Alberi anche utili e belli da vedere 

Al di là delle misurazioni di Nieri, la scelta dei nuovi alberi piantumati è stata presa in accordo con Ficedula, l’associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana, ma anche per creare un ambiente gradevole alla vista. Come spiega il presidente della Fondazione Montegreco Eros Valchera, una parte degli alberi è stata individuata per la loro caratteristica di fiorire all’inizio della primavera, prima ancora di avere le foglie. Prevalentemente si è optato per piante da frutto come meli, ciliegi, prugni, e alcuni faggi e aceri, oltre a una serie di cespugli, come cornioli e prugni selvatici. Per permettere alle giovani piante di superare l’inverno senza essere rovinate dagli animali selvatici, sono state applicate delle apposite protezioni. Anche se i nuovi alberi (in totale una trentina) sono ancora molto piccoli, Nieri spiega che i benefici sono già presenti.

Campi elettromagnetici che influiscono sull'organismo

Le misurazioni vengono effettuate con uno strumento biofisico creato negli anni 50 da ingegneri e biologi tedeschi chiamato antenna Lecher polarizzata. «Si tratta di uno strumento estremamente preciso, che permette di misurare l’intensità dei campi elettromagnetici emessi dai vari organi umani, nonché la qualità della biosfera in qualunque luogo in cui ci troviamo». In questo modo, aggiunge, è possibile fare delle valutazioni precise su come un luogo possa agire differentemente sui nostri organi e capire come le energie emesse dagli alberi possano avere un’influenza sul nostro organismo.

Ma quali sono gli effetti sulla persona? «Se una pianta posizionata in certe condizioni emette campi elettromagnetici favorevoli all’organismo, allora già solo essere nelle sue vicinanze porterà dei benefici, senza la necessità di toccarla», spiega il ricercatore. Tra gli effetti più percettibili, uno dei più comuni è il senso di relax, aggiunge. «Quando hanno a disposizione un’energia favorevole i nostri organi rilasciano la tensione accumulata e di conseguenza si ha una sensazione di volersi abbandonare, addormentare, e passa anche il mal di testa causato dallo stress». La valorizzazione del territorio situato attorno al villaggio di Montegreco, aggiunge infine Nieri, passa proprio da questi obiettivi. «Scoprire il valore del nostro silenzio interiore, meditare, lasciarci andare e guardarci dentro: la natura ci dà una grande mano in tal senso». Per ultimare la realizzazione del parco prossimamente verrà anche lanciata tramite una piattaforma una raccolta pubblica di fondi.

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