Bellinzonese

La lezione privata manda in buvette il pattinaggio pubblico

Il responsabile della pista di Faido comprende il malumore delle persone presenti domenica pomeriggio. 'Effettivamente è stata una scelta inopportuna'

(archivio Ti-Press)
4 novembre 2020
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«Effettivamente, col senno di poi, è stato un errore, una scelta inopportuna. Avremmo potuto prevedere la lezione privata in un altro momento». Massimo Solari, responsabile della pista di ghiaccio di Faido, comprende il malumore dei numerosi pattinatori presenti domenica pomeriggio: alle 17 è stato chiesto loro di abbandonare il ghiaccio poiché sarebbe iniziata una lezione privata riservata da un ex giocatore professionista che ha vestito anche le maglie di Ambrì e Lugano. I presenti si sono quindi ritrovati per un'ora a guardare l'allenamento privato, a tutta pista, del figlio dell'ex difensore di Lna. 

Solari, che ricorda come l'ora privata fosse tuttavia stata segnalata sul piano di occupazione della pista (il Comune consente di prenotarla per uso privato al prezzo di 130 franchi all'ora), invita però ad apprezzare l'offerta di Faido: «ci stiamo impegnando molto per mantenere aperto l'impianto provvedendo ad adottare, non senza sforzi indifferenti da parte del Gruppo ghiaccio, tutte le misure richieste dalla situazione sanitaria. In questo periodo - sottolinea Solari - alcuni impianti hanno addirittura deciso di chiudere. In generale siamo forse la pista in Ticino che offre maggiore spazio all'uso pubblico». 

«Ora che si sono fermati i campionati di hockey e le squadre hanno rinunciato ad allenarsi - conclude il responsabile - gli introiti si sono praticamente dimezzati. Ci è rimasto solo il pattinaggio pubblico e il curling. Ciononostante vogliamo continuare ad impegnarci per offrire alla popolazione questa apprezzata opportunità di svago». 

 

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