Bellinzonese

Sviluppare il villaggio di Dangio al tempo della pandemia

È in corso la quinta edizione della Summer School Ticino: rivolta a studenti di architettura, punta a 'disegnare' un modello economico e sociale virtuoso

Dangio (Ti-Press)
3 settembre 2020
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Quinta edizione in Valle di Blenio della Summer School Ticino grazie alla collaborazione con la Hochschule Luzern Technik und Arkitektur, l'Università di Taiwan (che però a causa del Covid non è stata in grado di inviare suoi studenti), l'Istituto internazionale di architettura "i2a" attivo a Lugano, la Fabbrica del cioccolato di Dangio e il Comune di Acquarossa. In un momento storico in cui il tema del ritorno alla vita fuori dagli agglomerati urbani sembra interessare ampie fette della popolazione, si è avviata una riflessione comune su come i borghi e le valli, vittime di un crescente spopolamento apparentemente inarrestabile, possano essere la risposta a tanti dei problemi causati dalla pandemia. Da anni la Summer School Ticino, coinvolgendo studenti di architettura, cerca delle risposte a questo problema prendendo come caso-studio Dangio, frazione del Comune di Blenio: partendo dalle proposte di riqualificazione di un edificio, l‘obiettivo è di proporre un modello economico e sociale virtuoso replicabile, riportando la vita in un luogo, come molti nell‘arco alpino, che deve lottare per mantenere servizi e residenti. Un approccio interdisciplinare e creativo che viene messo in pratica da fine agosto sino al 6 settembre. Ecco come.

Approccio innovativo

Il workshop fa incontrare studenti di architettura per farli lavorare con un approccio innovativo su un tema reale. Il programma vuole comprendere e integrare le molteplici sfaccettature e realtà della pianificazione su piccola scala e dello sviluppo spaziale in un approccio globale e coerente.
L'obiettivo è sviluppare un progetto per riattivare il centro storico di Dangio, luogo dal grande fascino architettonico e naturalistico, ma che negli ultimi tempi ha faticato a rimanere vivace. Come in altre regioni di montagna, sempre più persone si sono allontanate per cercare uno stile di vita diverso e così, uno
ad uno, botteghe e negozi hanno chiuso i battenti. Di conseguenza, il centro paese e molte delle sue case si trovano oggi in uno stato di abbandono. Una pianificazione di sviluppo regionale sostenibile per quest'area deve tener conto di molteplici variabili. Occorre un approccio integrativo e quindi interdisciplinare per affrontare gli aspetti non solo architettonici, ma anche sociali ed economici. La Summer school di quest'anno offre l'opportunità di
contribuire allo sviluppo di una comunità con la crescente tendenza a vivere in case nuove e isolate situate in periferia piuttosto che nel nucleo. Gli studenti seguiranno una metodologia che si baserà su una ricerca sul campo. L'esercizio consiste nel produrre una serie di elementi per il nucleo e le case abbandonate, il progetto dello spazio privato, dello spazio pubblico, della comunità e il processo stesso. Il focus è sui singoli componenti che fanno del nucleo un'entità. Verranno individuati gli ingredienti necessari per una riattivazione dal basso che trasformi il villaggio in un vivace quartiere. Alle autorità il compito di recepire queste idee come utili spunti di riflessione per magari una concreta applicazione.

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