Bellinzonese

Tuffo timido nella stagione per il Bagno pubblico di Bellinzona

Entrate sotto le aspettative per il primo weekend di apertura. Circa la metà delle persone rispetto allo stesso periodo del 2019

Ti-Press/Crinari
1 luglio 2020
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In molti facevano il conto alla rovescia per poter riprendere a nuotare e a frequentare il Bagno pubblico di Bellinzona, la cui apertura è stata posticipata di circa un mese e mezzo a causa delle conseguenze del lockdown. Ma il primo weekend non ha registrato il tutto esaurito. Come spiega da noi contattato il direttore dell'Ente Sport Andrea Laffranchini, il numero di entrate si è situato ben al di sotto delle aspettative con 350 fruitori sabato, 850 domenica e un migliaio il lunedì festivo e ieri. "A titolo di paragone - spiega Laffranchini - lo scorso anno nello stesso periodo si contavano tra le 2'000 e le 2'500 entrate giornaliere". Difficile capire se il risultato sia dovuto al weekend lungo che ha spinto diversi ticinesi a partire per altri lidi, a un cambiamento di abitudini o al timore del virus. In generale, il personale dell'infrastruttura sportiva segnala di aver notato più famiglie rispetto al solito, oltre a una buona fetta di nuotatori abituali.

Perlopiù, aggiunge il direttore dell'Ente Sport, dal punto di vista delle misure introdotte per limitare il rischio di contagio, gli utenti si sono dimostrati attenti e disciplinati. Ricordiamo che al Bagno pubblico viene richiesta una distanza di 2 metri sia dentro che fuori dall'acqua, nonché l'obbligo della doccia prima di entrare in vasca. Non vengono per contro registrati i nomi e i numeri di telefono di coloro che entrano nella struttura. D'altronde non vige alcun obbligo in tal senso: l'ultima risoluzione del Consiglio di Stato prevede infatti che tali dati vengano consegnati alle autorità in caso di bisogno solo se disponibili. "In aggiunta sarebbe difficile tenere traccia di chi era presente contemporaneamente poiché non sappiamo quando le persone vanno via", aggiunge Laffranchini, che nel fine settimana si è recato personalmente sul posto ad accogliere i primi avventori. In alcuni casi, ammette, sono state sollevate alcune criticità relative perlopiù e "vecchie" abitudini, come bambini che corrono a bordo vasca e musica alta. "Mi auguro che le persone abbiano voglia di approfittare della possibilità di godere di questo splendido bagno pubblico accogliendo il fatto che alcune aspettative del singolo potrebbero anche non essere incontrate", sottolinea.

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