Bellinzonese

Strage sventata alla Commercio, in aula ad inizio luglio

Il 21enne che pianificò un attacco alla scuola dovrà rispondere di tentato assassinio plurimo; in alternativa, di atti preparatori punibili di assassinio plurimo

Il procuratore pubblico Arturo Garzoni chiederà una pena superiore ai cinque anni di carcere (foto Ti-Press)
21 maggio 2020
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È il primo di luglio la data di apertura del processo a carico del 21enne studente della Commercio arrestato il 10 maggio 2018 poiché intenzionato a mettere in atto una strage presso la scuola superiore di Bellinzona. Nella sua abitazione la polizia aveva rinvenuto armi (pistole e fucili) e munizioni; il suo intento era stato manifestato anche sui social network. Come riferisce la Rsi, davanti alla Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani, il giovane - patrocinato dall'avvocato Luigi Mattei - dovrà rispondere di tentato assassinio plurimo; in alternativa, di atti preparatori punibili di assassinio plurimo. È pure accusato di infrazione alla legge federale sulle armi. Il procuratore pubblico Arturo Garzoni chiederà una pena superiore ai cinque anni di carcere. La durata prevista del processo è di tre giorni. 

Il giovane si trova tuttora ricoverato in una struttura specializzata oltre San Gottardo, dopo che la perizia psichiatrica eseguita per determinare lo stato di salute aveva evidenziato un importante disturbo che condizionò pesantemente il suo agire. Il referto ha evidenziato che a spingerlo nel proprio intento fu stato l’odio provato verso sé stesso. A suo favore era dunque stata ravvisata una scemata imputabilità di grado medio. In caso di condanna l’esito della perizia psichiatrica gli garantirebbe uno sconto di pena. L'allora 19enne, residente a Bellinzona, aveva previsto l’attacco alla scuola martedì 15 maggio 2018, giorno in cui sarebbero stati in corso alcuni esami. 

 

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