Bellinzonese

Sorpassi milionari, 'pronti a esporre il nostro lavoro'

I direttori dei lavori per Oratorio di Giubiasco e Policentro della Morobbia si dicono tranquilli. Pianezzo aveva affidato la verifica a uno studio

Giugno 2019: inaugurazione del Policentro di Pianezzo. Solo oggi la conferma del superamento di spesa (Ti-Press)
29 aprile 2020
|

“Stiamo ricostruendo l’istoriato in vista dell’audit e siamo pronti, in tutta trasparenza, a esporre il risultato del nostro lavoro a chi di dovere. Siamo aperti a qualsiasi tipo d'indagine. Come mi sento? Tranquillo. Se ci sono stati problemi è giusto che vengano evidenziati”. Non mostra grande preoccupazione l’ingegnere Massimo Ferrari, cotitolare dello studio Bonalumi Ferrari Partner Sa che ha gestito la direzione lavori per il rinnovamento dell’Oratorio di Giubiasco, il cui superamento di costo (passato da 8 a 10,2 milioni) è finito nell’occhio del ciclone insieme a quelli dello Stadio cittadino inaugurato lo scorso settembre (+1,8 milioni) e del Policentro di Pianezzo inaugurato nel giugno 2019 (+1,1 milioni). Sorpassi, ricordiamo, sui quali il Municipio turrito vuole ora vederci chiaro tramite due audit e un’inchiesta amministrativa. La direzione lavori per il Policentro è stata curata dallo studio Evolve. Il titolare Flavio Petraglio, come Ferrari, a sua volta si dice “disponibile a mostrare in tutta trasparenza, dal nostro punto di vista, l’iter del cantiere. Sono pronto a rispondere e tranquillo per quanto riguarda la parte del lavoro svolto”.

Il 'cane da guardia' che Bellinzona non ha voluto

Entrambi nelle loro odierne brevi valutazioni non ritengono al momento opportuno esprimersi sui dettagli che saranno oggetto di verifiche. Ma su un punto invitano a fare una prima riflessione, e cioè sulla presenza o meno di colui che faceva da ‘supporto del committente’. Si tratta di professionisti esterni talvolta incaricati dai Comuni, ma anche dai privati, di vigilare sui cantieri importanti con l’obiettivo di vedere rispettati costi, tempi e qualità dei lavori. Un passo indietro: martedì in conferenza stampa il vicesindaco Andrea Bersani ha detto che la tegola caduta sul Municipio “non è un bel biglietto da visita per gli addetti alla progettazione e alla direzione lavori”. E ha aggiunto che a suo tempo l’Esecutivo di Giubiasco, nel quale ha operato come sindaco, affidava la supervisione in qualità di referente per il Comune all’ingegnere esterno Mauro Rezzonico. Cui però, una volta concretizzata l’aggregazione, il Dicastero opere pubbliche della Città non ha fatto capo ritenendo sufficienti le risorse e le capacità per eseguire in proprio il compito di ‘cane da guardia’.

Garanzia di corretta gestione?

Ora, la domanda è d’obbligo: il cosiddetto ‘referente del committente’ è garanzia di corretta gestione, tecnica e finanziaria, dell’opera messa in cantiere? L’ingegner Petraglio ricorda che per il Policentro l’allora Municipio di Pianezzo, iniziale committente, aveva affidato tale compito a uno studio esterno. Si tratta, da nostre verifiche, dello studio d’ingegneria Giorgio Masotti di Bellinzona, il cui incarico è proseguito quando il cantiere è passato nelle mani della nuova Bellinzona. “In attesa dell’audit - rileva tuttavia Petraglio - non ritengo opportuno esporre sui media i dettagli dell’iter avuto con il Policentro. Né intendo esprimermi sul lavoro svolto dal referente del Comune. Spetta alle autorità preposte verificare i motivi del superamento del preventivo". E capire, non da ultimo, se il cosiddetto ‘cane da guardia’ abbia abbaiato bene, o se non ne abbia avuto il motivo. Sta di fatto che il referente del committente è una figura sempre più presente in opere importanti, a sostegno di chi finanzia ma non sempre ha le risorse per poter seguire adeguatamente i progetti. Farvi capo - annota dal canto suo Massimo Ferrari - è solitamente una scelta che fanno i Comuni medio-piccoli che non dispongono di un Ufficio tecnico strutturato a tal punto da seguire i dettagli di un cantiere pubblico importante. Era il caso di Giubiasco e Pianezzo. Non di Bellinzona, per scelta propria.

Audit, quale procedura per i mandati

Intanto il nuovo consigliere comunale Luca Madonna (Lega) ha inoltrato un’interpellanza al Municipio con la quale chiede lumi sui mandati per l’esecuzione del doppio audit interno ed esterno sul lavoro svolto dal Dicastero opere pubbliche. “Mi auguro che considerata la gravità dell’accaduto, il Municipio eviti di assegnare mandati a società compiacenti felici di poter lavorare per la Città e soprattutto interessate a farlo anche in futuro”. Perciò chiede di sapere con quale procedura sono stati assegnati tali mandati, chi sono le persone o le società coinvolte e quali i singoli importi di delibera.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE