Bellinzonese

Liceale di Sementina in finale con un video sul Coronavirus

Organizzato da 'TalentScreen' e dalla Radiotelevisione svizzerotedesca Srf, il concorso mira a stimolare la riflessione sull'attuale emergenza

Una scena del corto giunto in finale
23 aprile 2020
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Fra pochi giorni compirà 19 anni, frequenta la quarta Liceo a Bellinzona e una delle sue passioni, nonché l'attuale preoccupazione per l'emergenza sanitaria mondiale, lo ha portato a partecipare al concorso organizzato sul piano nazionale dalla Radiotelevisione svizzerotedesca Srf. Concorso che sulla base delle scelte fatte da una giuria formata da cineasti, come unico ticinese lo vede ora catapultato nella fase finale insieme ad altri quattro concorrenti, tutti d'Oltralpe. Tema che fa da filo conduttore: 'Non sono una star, tiratemi fuori di qui!'. Alessio Guidon di Sementina ha colto al volo l'occasione data da Srf insieme a TalentScreen, portale alla ricerca di nuovi video-talenti, che di fronte a una Pasqua soleggiata durante la quale le autorità hanno invitato a rimanere a casa per contenere il numero di contagi, hanno lanciato la sfida: 60 ore di tempo per organizzare, montare e inviare un video di due minuti. "Il mio s'intitola 'The Watch' - ci racconta Alessio - ed ora, superata la prima selezione, risulta fra i migliori cinque e il voto è aperto al pubblico" fino a domani sera (venerdì) sul sito internet https://www.srf.ch/sendungen/glanz-und-gloria/die-finalisten-des-talentwettbewerbs-stehen-fest nel quale il filmato a visionabile insieme alla video-presentazione dell'autore. Fra l'altro il  'corto' verrà mostrato questa sera (giovedì) alle 18.40 su Srf 1 nel programma 'Glanz & Gloria'.

'Dobbiamo fare la nostra parte'

"Il tema del concorso - spiega Alessio - allude alla situazione attuale, che sembra essere un film. Dal quale purtroppo non possiamo scappare". Il video "vede come protagonista un ragazzo che, annoiato dalla quarantena e spaventato dalla situazione drammatica, utilizza il suo orologio magico che gli permette di catapultarsi in scene di film diversi che può così vivere in prima persona. L’orologio decide in quali scene inserirlo, mentre il ragazzo può solo decidere quando uscirne. Così al momento... opportuno salta da film in film". Tre i titoli scelti: 'Inglourious Basterds', 'Get Out' e 'Raiders of the Lost Ark'. L’idea del video "nasce dal desiderio di rappresentare il paradosso creatosi con il coronavirus. Ciò che prima si vedeva soltanto nei film è diventato realtà, ma nella realtà non esiste nessun tasto 'pausa' o 'salta': siamo tutti coinvolti e dobbiamo fare la nostra parte. Il messaggio finale è che dalla realtà non c’è scampo".

Una produzione tutta casalinga

"Cosa farò 'da grande'? Non lo so ancora di preciso", risponde Alessio: "Ho però due opzioni per i miei studi post liceali: scienze politiche oppure cinema. Infatti il mio sogno nel cassetto è diventare regista". Nel tempo libero "mi interesso di video e di fotografia e pratico l’atletica". Quando ha visto l’annuncio del concorso - racconta - ha deciso di partecipare "un po’ a causa della noia che ci tocca fronteggiare in questo periodo e perché mi sembrava una buona sfida per migliorare le mie capacità nel videomaking". Quando descrive ciò che ha fatto, Alessio parla al plurale: "Parlo di 'noi' perché è stato un lavoro di squadra: gli attori sono mio fratello, i miei genitori ed io; inoltre da casa ci hanno aiutato degli amici con le idee e la colonna sonora". Inoltre, visto il momento particolare, "abbiamo cercato di effettuare le riprese rispettando le norme vigenti in questo momento". Si è trattata di un'autentica 'full immersion': "Mi sono subito entusiasmato al progetto e penso di avere in parte travolto col mio entusiasmo anche i miei familiari e amici". In ogni caso le 60 ore impiegate per creare il video "sono state un cambiamento positivo rispetto alle giornate monotone che stiamo vivendo con l’emergenza coronavirus". Non da ultimo "i miei familiari erano contenti di poter dare una mano. Senza il lavoro di squadra tutto questo non avrebbe funzionato".

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