Bellinzonese

Da cava d'inerti a zona agricola, passi avanti a Ronco Bedretto

Avviata la procedura per la modifica del Piano regolatore necessaria per la colmatazione di 12mila metri quadri. Venerdì la serata d'informazione per la popolazione

Circa 60mila metri cubi potrebbero arrivare dallo scavo della seconda canna del tunnel del San Gottardo
3 marzo 2020
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Passi avanti a Ronco Bedretto per la riqualifica del sedime dell’ex cava Leonardi. Recentemente il Comune di Bedretto ha infatti avviato la procedura per la necessaria modifica del Piano regolatore finalizzata al recupero territoriale dei circa 12mila metri quadrati di superficie dell’ex attività d’estrazione d’inerti in zona Ri di Ronco, dove troviamo anche il cunicolo di servizio (Finestra di Bedretto) utilizzato per la realizzazione della galleria ferroviaria del Furka e attualmente occupato dal laboratorio sotterraneo del Politecnico di Zurigo. L’idea di fondo del riordino paesaggistico affidato allo studio Habitat di Airolo, ci spiega il sindaco di Bedretto Ignazio Leonardi, è quella di trasformare l’attuale comparto di proprietà del Patriziato in terreno agricolo. Per le operazioni di colmataggio serviranno quasi 100mila metri cubi di materiale ‘pulito’, vale a dire proveniente da scavi e non da demolizioni. Circa 60mila potrebbero arrivare dallo scavo per la realizzazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo.

Già nella primavera del 2011 il Dipartimento del territorio aveva approvato un progetto di ripristino commissionato da Comune e Patriziato a uno specialista che intimava la chiusura della cava e il riordino paesaggistico entro cinque anni. Nel lustro successivo è avvenuta una prima fase di sistemazione e modellamento del terreno, con anche il ripristino del piccolo laghetto. Ora, seppur con un po’ di ritardo rispetto a quanto stabilito nel 2011, è arrivato il momento di continuare con le operazioni di colmatazione. Sul tema il Municipio informerà e sentirà il parere della popolazione in occasione della serata pubblica di venerdì (6 marzo, ore 18) presso la buvette degli impianti sciistici di Cioss Prato. L’iter per la realizzazione dell’opera – stimata in almeno due anni – sarà poi composto da esame preliminare del Cantone sulla variante del Piano regolatore, eventuali modifiche e opposizioni, voto dell’assemblea comunale e licenza edilizia.

L’ipotesi di ampliare il campeggio

La riqualifica del comparto dell’ex cava potrebbe permettere al Comune di ampliare l’area dell’attuale campeggio ubicato nei pressi di Cioss Prato. In soldoni: restituendo all’agricoltura il terreno dell’ex cava, il Comune potrebbe beneficiare di maggiore spazio nel comparto occupato dal campeggio. Un’area utilizzata occasionalmente, perlopiù dagli esploratori durante l’estate. L’idea sarebbe quella di ingrandirla, creando per esempio degli stalli a disposizione non solo per la posa della tende ma anche per il parcheggio di camper e roulotte. Ma, come tiene a precisare Leonardi, l’ipotesi – che andrebbe a coinvolgere anche il Patriziato – dovrà ancora essere oggetto di approfondimenti.

La sistemazione del terreno dell’ex cava andrebbe ad aggiungersi alla bonifica della discarica per materiali inerti, anch’essa ubicata a Ronco Bedretto, sotto il nucleo del paese. Esaurita la sua capienza massima prevista, aveva chiuso i battenti nel 2015 dopo anni di battaglia tra Comune, Cantone, Patriziato e gruppo “Stop discarica Bedretto”, il quale si era schierato contro l’ipotesi (poi bocciata) di ingrandire la deponia d’inerti. Dopo la chiusura la discarica era stata sistemata nelle modalità e nei termini previsti dall’ordine di ripristino paesaggistico emanato dal Cantone. «Di deponie e discariche non ce ne saranno più in Valle Bedretto», assicura il sindaco Leonardi.

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