Bellinzonese

Forfait letti, anche le Otr caldeggiano la modifica di legge

Dopo l’iniziativa Badasci ancora pendente, e dopo la petizione sottoscritta da 1’200 cittadini, pure le Organizzazioni turistiche chiedono un sistema diverso

(Ti-Press)
8 gennaio 2020
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La Divisione cantonale dell’economia, e per essa l’Ufficio dello sviluppo economico, avvii una riflessione sulla Legge sul turismo (L-Tur), in particolare sul prelievo delle tasse applicate alle case secondarie, a cominciare dalla discussa tassa di soggiorno nell’attuale forma del cosiddetto ‘forfait letti’ imposto ai proprietari di appartamenti o di case di vacanza tramite un importo annuale fisso compreso tra 15 e 100 franchi per posto letto. Un po’ a sorpresa, la richiesta questa volta giunge dalle quattro Organizzazioni turistiche regionali attive nei rispettivi comprensori del Bellinzonese e Alto Ticino, Locarnese, Luganese e Mendrisiotto. Richiesta sottoposta lo scorso novembre – ma solo ora se ne ha notizia – durante un incontro avuto a Bellinzona fra i vertici dell’Otr con alcuni funzionari del Dipartimento finanze ed economia.

Iniziativa e petizione

Richiesta – quella formulata da chi la tassa di soggiorno è incaricato di prelevarla – che segue altre due proposte depositate negli ultimi due anni sullo stesso tema. Dapprima (siamo a gennaio 2018) l’iniziativa parlamentare del granconsigliere leghista Fabio Badasci che propone di rendere più blando il capoverso 5 dell’articolo 21 della Legge sul turismo in vigore dal 2014. Quindi la petizione (primavera-autunno 2019) lanciata da alcuni titolari di case secondarie nell’Alto Ticino poi riunitisi nella neocostituita Unione proprietari rustici e immobili secondari (Upris); petizione sottoscritta da oltre 1’200 cittadini e rivolta a Consiglio di Stato e Gran Consiglio con la richiesta di modificare la tassa sui letti freddi ritenuta discriminante nei confronti di chi usa raramente gli edifici.

E c'è anche la piattaforma Airbnb

Il forfait letti non è certo una novità: il principio, che si regge su una media fra chi pernotta a lungo nei rustici e chi pochissimo, era già sancito nella vecchia Legge sul turismo in vigore dagli anni 2000. Ma ha cominciato a far parlare di sé quando l’Otr-Bat tre anni fa ha avviato l’aggiornamento dei dati chiamando alla cassa proprietari in passato mai assoggettati a causa delle negligenze dei precedenti enti turistici, oppure assoggettati in modo inferiore al previsto. Fra i vari punti, a far storcere il naso ai proprietari è anche la retroattività delle decisioni, con richieste di pagamento (dilazionabile su richiesta) sino a cinque anni. Fra le alternative suggerite dalle Otr, e ora da approfondire, potrebbe esserci una tassa non più basata sul numero di letti ma sul valore di stima, o sul numero di locali, oppure ancora sulla superficie abitabile. A questo punto l’analisi caldeggiata dalle Otr alla Divisione economia sarà inserita nell’ambito – allargato – non solo dell’iniziativa Badasci e della petizione sul forfait letti, ma anche delle valutazioni già in corso sulle piattaforme Airbnb, e meglio sulla modifica della L-Tur proposta la scorsa primavera dal Consiglio di Stato (parola dunque al Parlamento) affinché in futuro chiunque intenda affittare un alloggio tramite una piattaforma online debba essere registrato tramite un numero di identificazione. L’obiettivo è triplice: evitare una distorsione della concorrenza, rendere sistematico l’incasso della tassa di soggiorno e della tassa di promozione turistica, facilitare i controlli eliminando al contempo il fenomeno del subaffitto non dichiarato da parte degli inquilini.

Tasse, arriva miss o mister reclami

Sono una ventina i candidati annunciatisi per ricoprire la nuova funzione di “collaboratrice/collaboratore amministrazione contabilità – Tasse di soggiorno”. Dietro la denominazione dell’incarico messo a concorso in dicembre dall’Otr Bellinzona e Alto Ticino, vi è un compito che l’attuale personale non riesce a svolgere per motivi di tempo e di risorse essendo già assegnato ad altre mansioni operative. Il compito – che le Otr di Locarno e Lugano hanno da tempo affidato ad apposito personale – sarà quello di gestire l’emissione delle fatture per tasse di soggiorno e quote sociali; supportare strutture e privati nella contabilità e amministrazione delle notifiche per le tasse di soggiorno; aggiornare i dati delle tasse di soggiorno e forfettarie; gestire reclami, ricorsi e corrispondenza con i contribuenti; gestire telefonate di reclamo e richieste di informazioni dai contribuenti; ma anche analizzare, gestire e assegnare le aliquote di contribuzione; gestire i rapporti con i Comuni e implementare i controlli incrociati con le loro liste o documentazione; monitorare le notifiche da strutture e privati. Si professionalizza quanto finora l’Otr-Bat, attiva dal gennaio 2015, aveva gestito con mezzi inadeguati. Se il Gran Consiglio impone una tassa, poi bisogna saperla riscuotere.

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