Bellinzonese

Centro giovani, Biasca ci ripensa: ora il Municipio lo vuole

Inizialmente si era detto contrario alla mozione presentata nel 2013 dalla Sinistra. Per la sede manca attualmente un'ubicazione adeguata

Ti-Press
2 novembre 2019
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Nell’arco di cinque anni è ammesso cambiare idea. Lo dimostra il Municipio di Biasca che ribalta oggi la propria opinione inizialmente negativa sulla richiesta d’istituire un centro giovanile. Nel settembre 2014 l’allora Esecutivo guidato dall’ex sindaco Jean-François Dominé, sostituito nel 2016 da Loris Galbusera, aveva infatti preavvisato negativamente la mozione presentata nel 2013 dal gruppo Unità a sinistra. Pochi giorni prima lo scadere della passata legislatura la proposta era stata invece preavvisata positivamente da una commissione speciale del Consiglio comunale che, evidenziando l’assenza di una soluzione logistica confacente, invitava il Municipio a individuare possibili sinergie con i progetti in corso. Quale possibile ubicazione era stato indicato l’ex Arsenale. In quel frangente il Cc non era però riuscito a esprimersi sulla mozione e nella nuova legislatura un’altra commissione speciale ha ripreso l’incarto preavvisandola ancora positivamente lo scorso maggio, invitando l’Esecutivo a incorporare il progetto in una visione più ampia e polivalente che possa includere altri servizi destinati alla popolazione e alle associazioni, il tutto facendo riferimento alle politiche giovanili tramite professionisti. L’auspicio insomma è quello di non banalizzare il tema improvvisando soluzioni poco sostenibili. Parola quindi al Municipio che pochi giorni oro sono ha rivoltato la frittata in un’ottica più propositiva rispetto al 2014: “La realizzazione di un progetto così importante andrà valutata insieme ai giovani per ottenere una struttura che risponda alle loro reali esigenze e garantire un successo all’attività del centro. Sarà inoltre essenziale impostare la gestione della struttura verso un utilizzo intergenerazionale e polivalente a favore di un’ampia fascia d’utenza”. Già, ma dove? Il Municipio ammette di “non intravvedere al momento un’ubicazione adeguata”. Tuttavia “nell’ambito degli studi in parallelo per i progetti di nuovo centro scolastico e nuova casa per anziani, nella definizione dei contenuti sarà sicuramente inserita anche questa esigenza di spazio d’incontro”.

Quale futuro per la buzza?

Per una mozione preavvisata positivamente, un’altra ottiene il pollice verso. È quella presentata lo scorso gennaio dal consigliere Fabrizio Totti (Lega) che chiede la creazione di un ‘Loudei parc’, ossia di un’area agricola, di riposo e svago nell’ambito della rinaturazione della buzza di fronte a Loderio, con tanto di cessazione dello sfruttamento del comparto per la lavorazione e deposito di inerti. Il Municipio ricorda nel proprio preavviso che il Cantone ipotizza la creazione di una discarica di 1,4 milioni di metri cubi “disposta in modo tale da recuperare importanti superfici agricole e forestali e allontanando progressivamente l’attività di lavorazione degli inerti, nell’ottica di una sistemazione definitiva del comparto coerente con i pregiati contenuti naturalistici e paesaggistici”. Durante la messa in consultazione del progetto l’Esecutivo ha insistito sul fatto che nel 2031, allo scadere dei dieci anni di nuova deponia, l’area dovrà essere sistemata definitivamente; pure chiesta la realizzazione di un sottopasso per collegare il percorso ciclabile al tratto Loderio-Semione senza più dover attraversare la cantonale. Da qui l’invito a bocciare la mozione “per lasciare spazio a eventuali soluzioni alternative che potrebbero nascere nell’ambito della procedura di adozione del Puc”.

Imposte invariate al 95%

Il preventivo comunale 2020 sottoposto al Cc si allinea a quello degli scorsi anni: disavanzo di 477mila franchi e moltiplicatore invariato al 95 per cento.

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