Bellinzonese

Aprire diga e centrali alle visite: si sonda la proposta

Il Legislativo di Blenio discuterà la mozione Monighetti. Per il Municipio il tema è interessante e merita di essere approfondito. Il nodo dei costi

Un esempio di visita in Trentino
14 ottobre 2019
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Lanciato a fine settembre il progetto per rilanciare il turismo estivo nella zona di Campo Blenio, in futuro potrebbe esserci un ulteriore tassello per attirare visitatori in questa regione. È quanto propone la mozione “Apertura impianti Ofible” che verrà sottoposta al Consiglio comunale di Blenio durante la seduta del 21 ottobre dopo aver ricevuto preavviso positivo da parte del Municipio. Due gli aspetti contenuti nella mozione del consigliere comunale Marcello Monighetti (già sindaco di Olivone) che nel 2015 era stata demandata a una Commissione speciale del legislativo: da una parte aprire al pubblico alcuni impianti da visitare (come la diga del Luzzone e la centrale idroelettrica) e dall’alta rendere fruibile al trasporto di turisti ed escursionisti la teleferica Olivone-Luzzone che attualmente viene utilizzata dal personale di servizio delle Officine idroelettriche di Blenio Sa (Ofible). Funivia con una capacità di 10 persone che “raggiunge direttamente il ristorante panoramico del Luzzone” e che dispone di “una fermata intermedia al monte di Compietto”, da cui potersi incamminare verso l’Adula.

'Valutare l'investimento'

Per sondare questa possibilità lo scorso anno il Municipio di Blenio ha scritto a Ofible. La risposta ricevuta, precisa l’Esecutivo nel motivare il proprio preavviso, “fa solo chiarezza sul fatto che tecnicamente l’impianto attuale della funivia non è adeguato al traporto turistico, mentre non è data una risposta chiara sui costi d’investimento necessari per convertire l’impianto a un uso turistico e della disponibilità di Ofible di entrare concretamente nel merito”. Da qui la necessità, secondo il Municipio, di approfondire il tema “interessante”. “Ma in prima analisi andrebbe chiarito l’interesse e la disponibilità del Consiglio comunale di entrare nel merito” e in particolare di destinare delle risorse finanziarie per allestire una perizia che studi i costi della riqualifica della funivia e della promozione turistica di questo nuovo segmento, quello idroelettrico. Nel rapporto della Commissione speciale si ipotizza poi la possibilità di estendere la promozione anche ad altre infrastrutture, come l’impianto biomassa, le microcentrali degli acquedotti e le opere di protezione del territorio. “È facile immaginare – proseguono i commissari – di creare contenuti multimediali fruibili da smartphone e altri apparecchi” per permettere di approfondire dettagli storici e tecnici delle infrastrutture. L’invito della Commissione è di accettare la proposta “coinvolgendo da subito l’antenna bleniese dell’Ente regionale per lo sviluppo e l’Organizzazione turistica regionale”.

In Trentino oltre 80mila visitatori

Tra gli esempi citati da chi sostiene l’idea bleniese vi è anche il progetto “Hydrotour Dolomiti”, nato per valorizzare il patrimonio idroelettrico trentino. Come spiega da noi contattata Elisa Dellai di Dolomiti Energia, il Gruppo ha deciso a maggio 2014 di dare il via a questo progetto che ha permesso finora di far scoprire a oltre 80mila visitatori come nasce l’energia pulita e rinnovabile del Trentino. «Hydrotour Dolomiti ha consentito l’apertura al pubblico, attraverso visite guidate, delle centrali idroelettriche di Santa Massenza e di Riva del Garda. La prima è la più potente, la seconda una centrale storica degli anni 20 ancora in piena attività – spiega Dellai –. Itinerari inediti, tra simulazioni interattive e originali allestimenti multimediali, trasformano la visita a questi gioielli d’architettura e d’ingegneria in un’esperienza sorprendente». «L’investimento iniziale – continua – è stato oneroso, ma ha permesso di rendere questi spazi industriali fruibili al grande pubblico in tutta sicurezza». Il tipo di visitatori è variegato. Dellai spiega che grazie a diverse tipologie di percorsi arrivano famiglie, turisti, semplici curiosi e molti studenti di tutte le età (un terzo dei visitatori totali).

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