Bellinzonese

I Verdi di Bellinzona: un albero per ogni bambino nato o adottato

È la proposta dei consiglieri comunali Ronnie David e Marco Noi. “Una compensazione ecologica all'antropizzazione del paesaggio dovuta all'aumento dei residenti”

Presentata anche un'interpellanza Ti-Press
4 settembre 2019
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Piantare un albero per ogni bambino nato o adottato nella Città di Bellinzona. È la richiesta contenuta nella mozione inoltrata oggi al Municipio di Bellinzona dai verdi Ronnie David e Marco Noi. Secondo i consiglieri comunali, la misura sarebbe “una compensazione ecologica all'antropizzazione del paesaggio dovuta all'aumento della popolazione residente. Genererà costi contenuti in ragione del numero relativamente limitato di nascite registrata annualmente nella Città di Bellinzona (421) e del modico prezzo di listino degli alberi (dai 7 franchi di un saggio ai 50 del gelso bianco)”. 

“L’operazione – spiegano i verdi – permetterebbe di ridare al fondovalle la giusta protezione contro le ondate di calore, a favore della biodiversità e a supporto di una nuova sensibilità rispetto all’importante tema del verde urbano”. 

Giù altri quattro pioppi al Centro scolastico di Giubiasco. 'Perché?'

Sempre in termini di alberi (questione finita agli onori della cronaca regionale per la decisione del Municipio di tagliare più di 100 esemplari su viale Stazione), Noi e David hanno inoltrato al Municipio anche un'interpellanza: “La recente vicenda dei tigli e ippocastani ha mostrato che la sensibilità della popolazione Bellinzonese per il verde urbano è elevata – scrivono i due consiglieri comunali riferendosi alla petizione per salvare gli esemplari che ha raccolto più di 6'400 firme –, poiché sempre più ci si rende conto che per difenderci dal cambiamento climatico dobbiamo proteggere ed ampliare ogni tipo di vegetazione urbana che impedisca la formazione di isole di calore e lo sprofondamento della falda freatica, rispettivamente permetta il drenaggio naturale delle acque pluviali, l’assorbimento di CO2, la produzione di ossigeno ed il mantenimento della biodiversità in area urbana”. 

Noi e David sono convinti che “la vegetazione urbana debba perennemente cedere il passo ad altri interessi. Informazioni ricevute ci dicono che nelle ultime settimane sono stati abbattuti almeno 4 pioppi nel giardino delle scuole d’infanzia e elementari del Palasio a Giubiasco e che in via Murate a Bellinzona siano stati asportati dei vasi di arredo verde urbano contenente alberi per far posto a stalli per bus turistici, progetto per il quale non sono nemmeno scaduti i termini di pubblicazione”. 

Di seguito le domande poste all'esecutivo da parte degli ecologisti: 

-“Come mai il Municipio ha provveduto a rimuovere vasi di arredo urbano e relative piante prima che la pubblicazione del progetto dei posteggi per torpedoni turistici scadesse (23 settembre 2019)?”

-“Si tratta di una strategia del Municipio per evitare che la popolazione, sempre più sensibile a questi tagli, possa formulare le proprie osservazioni?”

-“Come mai si è deciso di abbattere gli alberi presenti nel Parco SI e SE Giubiasco Palasio? Per quali ragioni?”

-“Quali progetti ha attualmente in cantiere il Municipio che prevedono l'abbattimento di alberi?”

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