Bellinzonese

Venti salite fra Verbano, Piano di Magadino e Castelli

Incursione ciclofila sulle colline che uniscono Bellinzonese e Locarnese. Uno sguardo anche critico sulla variegata moltitudine di insediamenti

26 agosto 2019
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Inanellare in sella a una bicicletta venti salite in sequenza. Una sfida che privilegiando i percorsi collinari collega la storia e gli insediamenti secolari di Bellinzona e del Lago Maggiore. Comuni il cui sviluppo ha conquistato i pendii e il Piano di Magadino privandolo ai suoi margini di quell’idea di granaio che aveva retto la bonifica di fine ’800, infiltrandolo con attività industriali, artigianali e ludiche, zone residenziali e commerciali, strade, ferrovia, viadotti, elettrodotti.

145 km e 3'250 metri di dislivello

Guardando tutto ciò dall’alto e da più prospettive, aumentano le quotazioni del progetto del Parco voluto per valorizzare la parte centrale del Piano. Chilometro dopo chilometro – saranno 145 quelli macinati in una bella giornata d’inizio agosto, con un dislivello attivo di 3’250 metri che non supera i 200 per ciascuna salita – antichi nuclei s’incuneano nei conoidi sui quali la viticoltura a fatica frena la fame di mattone, mentre la distanza dallo stress e dalle colonne, insieme alla vista lago e sulla corona di montagne, attenua quel senso di sconfitta subita dal territorio assoggettato allo sviluppo. L’invito è di alzare la testa dal manubrio e di aprire gli occhi: perle e obbrobri si alternano a ciclo continuo e in termini scolastici potremmo tradurre l’esperienza ciclosofica in una lezione di geografia, sociologia, economia, antropologia.

Dall'ex clinica in disfacimento ai fortini della fame

La pedalata inizia a Gudo, sede del Parco del Piano. Tappa di avvicinamento alla prima salita è il tratto pianeggiante che porta a Gerra Gambarogno. La prima ascesa conduce a Ronco e in tre ‘scalini’ si raggiunge Casenzano e Vairano; quindi in ‘picchiata’ fino a San Nazzaro. Qui si pedala in direzione di Bellinzona e dopo pochi minuti si sale da Alabardia con vista choc sull’ex clinica in disfacimento. Lasciata Piazzogna si piomba su Vira e subito dopo si lascia Magadino per salire a Orgnana: al villaggio Reka si svolta a sinistra percorrendo la stradina boschiva che conduce al nucleo di Quartino. Questa prima porzione di salite, insieme alle altre cinque che seguiranno in sponda sinistra fino a Sasso Corbaro, sono ombreggiate e fresche. Si lascia Quartino e su strada ciclabile sottomontagna si attraversa il nucleo di Contone per raggiungere Cadenazzo: irrinunciabile l’ascesa lungo il vecchio Ceneri fino al quarto tornante dove s’imbocca una stradicciola che si snoda sopra, a lato e sotto i maestosi viadotti autostradali e ferroviari. Idem inerpicandosi verso i Monti di Piantürin, dove più evidenti si fanno le tracce di vigneti e cantine che poco dopo, salendo verso Paiardi, Vigana e ‘In Muntagna’ a Camorino, formano una scacchiera con le abitazioni.

Esperienza surreale, visioni e punizioni

A Giubiasco il tessuto urbano si accentua, ma lungo via Pedevilla si torna all’antico e inizia un’esperienza surreale sui ciotoli di Carrale Morinascio all’ombra del pergolato. Missione compiuta e direzione Sasso Corbaro che non richiede spiegazioni: qui il tempo si è fermato non tanto al castello ma nella successiva via alla Predella. Discesa tecnica fino a Daro e quindi incursione nel centro storico di Bellinzona, cui fanno seguito le colline residenzial-vignate di sponda destra: dapprima Monte Carasso, poi Sementina, Gudo, Progero, Agarone, Montedato, Gordemo e Tenero fino a Brione sopra Minusio. Di nuovo giù e a Minusio si sale a Orselina dove compare la Madonna del Sasso che indica la via, la temibile ascesa da Losone fino ad Arcegno, mentre a Ronco sopra Ascona si scatena la punizione di via Barcone. Quindi tappa obbligata al Sacro Monte di Brissago per sorseggiare l’acqua ferruginosa della Fonte Vittoria. Siamo a quota 19 salite, manca solo quella di Ronco sopra Ascona che sfocia al Monte Verità. La perla del Verbano si stende sul Delta e da qui il ritorno via Locarno è tutto pianeggiante. Sfida vinta.

Percorso scaricabile dal web: connect.garmin.com/modern/activity/3911729545
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