Bellinzonese

Moto o auto? Le targhe ticinesi confuse sulla Pedemontana

Ennesimo caso di richiami di pagamento inviati per errore per passaggi mai effettuati. La testimonianza di un lettore alle prese con ‘gemello’ centauro.

Ti-Press
3 luglio 2019
|

«Ero in Croazia, a centinaia di chilometri di distanza, come potevo essere su quella strada?». Non è il primo e non sarà probabilmente l’ultimo il lettore del nostro giornale al quale sono giunti erroneamente tre richiami di pagamento per passaggi mai effettuati sull’Autostrada Pedemontana Lombarda. Non era lui a circolare, ma un motociclista con il medesimo numero di targa. Una nuova testimonianza che, dopo i servizi di Rsi e Tio, riporta alla luce la spiacevole problematica in cui potrebbero imbattersi i conducenti ticinesi possessori di un’automobile e di una moto immatricolate con una targa da 2 a 5 cifre.

L’autostrada in questione dal 2015 presenta un sistema di pedaggio senza l’ausilio di caselli. La tariffa per transitarvi è da pagare in maniera autonoma in formato digitale oppure può essere saldata entro 15 giorni dalla data del transito. «Dopo aver pagato un primo richiamo nel 2017 nonostante non fossi convinto di essere transitato, nel 2018 ho ricevuto un secondo richiamo di pagamento. Ho voluto vederci chiaro, ho verificato e mi sono reso conto che in quel periodo mi trovavo in Croazia. Ho dunque preso contatto con la Nivi Credit (la società che per conto di Pedemontana S.p.A. gestisce e recupera i crediti per il tratto autostradale in questione, ndr) e, dopo numerose verifiche, mi è stato detto che c’è un motociclista ticinese con il medesimo numero di targa della mia auto, che quel giorno è transitato senza saldare la tariffa (cosa non fatta nemmeno nei 15 giorni successivi, ndr). Riconoscendo l’errore, la Nivi Credit mi aveva quindi detto di non pagare. Questione chiusa? «Ci speravo, ma due settimane fa ho ricevuto una terza fattura. Mi sono quindi attivato per rintracciare il motociclista pregandolo, al fine di evitare altri spiacevoli sorprese in futuro, di pagare regolarmente il proprio passaggio in futuro».

150 segnalazioni all’anno

«Riceviamo circa 150 segnalazioni all’anno da utenti confrontati con questo “scambio di identità” – rileva Aldo Barboni, sostituo capo della Sezione della circolazione –. Il tutto ha avuto maggiore risalto negli ultimi anni, dall’introduzione dei sistemi di registrazione automatica dei passaggi su autostrada e di alcuni tipi di apparecchi radar, specialmente in Italia (Pedemontana in primis) e Francia. Sistemi che non sempre riescono a distinguere la dimensione delle targhe e in caso di dubbio ‘per default’ registrano il passaggio di un’automobile».

Nel caso di Pedemontana S.p.A., gli operatori hanno a disposizione le foto scattate sulla carreggiata che permettono di distinguere il genere di veicolo (auto o moto). «Questa operazione ­– prosegue Barboni – richiede però l’intervento umano, che avviene in caso di dubbi o di reclamazioni dell’utente. In questo caso l’operatore verifica la presenza di una foto e se riconosce l’errore nel genere del veicolo, annulla la richiesta di pagamento. Consigliamo quindi di segnalare gli errori direttamente a Pedemontana S.p.A.». Se necessario, la Sezione della circolazione fornisce però gratuitamente delle dichiarazioni che attestano marca e modello del veicolo in possesso di un determinato detentore in un determinato momento. «Possono aiutare a risolvere la questione, qualora non si riuscisse a farlo tramite le fotografie». Dichiarazioni essenziali anche nel caso in cui il destinatario di una multa si rendesse conto che la stessa gli è stata comminata per errore. «Per esempio nel caso in cui gli venga recapitata una multa commessa in passato del precedente detentore del suo attuale numero di targa o nel caso in cui vi sia stata una clonazione».

L’ufficio stampa di Pedemontana S.p.A. rileva che la Svizzera è l’unico Paese che adotta un sistema di immatricolazione che comporta la possibilità che un’auto e una moto possano avere lo stesso numero di targa. “Purtroppo – si cita dalla presa di posizione inviataci – tale situazione mal si concilia con le peculiarità del nostro sistema di esazione”. La società, assicura la nota, sta però effettuando le analisi necessarie al fine di valutare eventuali implementazioni dei propri software.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE