Bellinzonese

Più vicini il 'salto del montone' e il tratto Biasca-Bodio

L'Ufficio federale dei trasporti ha accolto l'emendamento Regazzi e la lettera del CdS che chiedevano d'inserire le due opere ferroviarie nel pacchetto 2035

27 maggio 2019
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Prima vittoria della politica ticinese nel richiesto miglioramento dei collegamenti ferroviari immediatamente a sud e a nord di Biasca riguardanti il potenziamento della linea in zona Giustizia (Osogna) e l’aggiornamento del tratto verso la zona industriale di Bodio e Giornico di cui i Comuni della Bassa Leventina caldeggiano il rilancio nella petizione cantonale promossa insieme all’Unione contadini. Come appreso dalla ‘Regione’, nei giorni scorsi l’Ufficio federale dei trasporti (Uft) ha fatto propria la richiesta contenuta in un emendamento presentato dal consigliere nazionale Ppd Fabio Regazzi, membro della Commissione trasporti della Camera del popolo; emendamento appoggiato dal governo cantonale con due lettere, la prima inviata alla Deputazione ticinese alle Camere federali e la seconda alla Commissione trasporti che sta discutendo il “Programma di sviluppo strategico infrastruttura ferroviaria 2035”. Missiva nella quale il CdS ha messo nero su bianco le richieste scaturite il 18 aprile durante il secondo incontro avuto dai consiglieri di Stato Christian Vitta e Claudio Zali con gli attori impegnati nel rilancio della Bassa Leventina; incontro cui a inizio maggio ne è seguito un altro, presenti questa volta anche le Ffs e i settori del Dipartimento del territorio e del Dipartimento finanze ed economia interessati dal dossier. Lettera governativa ed emendamento evidenziano che “la messa in esercizio della galleria di base del Gottardo dimostra la necessità di accelerare il completamento del vecchio asse nord-sud, in particolare eliminando in zona Giustizia, tramite l’esecuzione del ‘salto del montone’, l’intersezione della linea di base con i binari della linea di montagna. Collo di bottiglia che attualmente obbliga i treni veloci a rallentare per motivi di sicurezza, riducendo la capacità della linea”. Ritenendo che non sia utile mantenere questo stato per decenni, Regazzi e CdS hanno ottenuto che l’Uft inserirà il tema fra quelli già attualmente in fase di approfondimento (fra i quali spicca il prolungamento AlpTransit a sud di Lugano) nell’ambito del prossimo pacchetto di finanziamenti federali da qui al 2035. Insieme al ‘salto del montone’ il pacchetto comprende anche l’aggiornamento del collegamento da Biasca verso l’area industriale di Bodio e Giornico. Investimento complessivo circa 170 milioni di franchi. Obiettivi: “Migliorare la sicurezza e il numero di tracce delle due ferrovie nord-sud e rendere più attrattiva l’area industriale che si sviluppa tra Biasca e Giornico”.

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