Bellinzona

'Niente antenne in via Gaggini'

I tre deputati Mps-Pop-Ind. si oppongono all'impianto e scrivono al Municipio. Nelle vicinanze, motivano, ci sono abitazioni, scuole e luoghi di lavoro

(Ti-Press)
12 maggio 2019
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Antenne per la telefonia e 5G: altolà. A mettersi di traverso alla posa di un impianto in via Gaggini a Bellinzona sono i tre deputati del Mps-Pop-Ind., Simona Arigoni, Angelica Lepori e Matteo Pronzini. I tre gran consiglieri hanno formalizzato la loro opposizione in una missiva indirizzata al Municipio bellinzonese. A motivare la loro censura la presenza, nelle vicinanze dell'antenna, di “una forte concentrazione di costruzione abitative, scuole  e alcune migliaia di lavoro legati all’amministrazione cantonale e federale”. Senza trascurare che “in questo perimetro si trova anche il Parlamento cantonale”.

Arigoni, Lepori e Pronzini si fanno portavoce della “popolazione e di chi per ragioni di lavoro o scolastiche trascorre buona parte della propria giornata in vicinanza della prevista antenna. La sua istallazione – richiamano – metterebbe in grave pericolo la nostra salute così come la salute di chi vive e/o deve trascorrere buona parte della sua giornata nella zona”. I parlamentari ricordano come “l’innocuità delle onde emesse da queste istallazioni, che vanno ad aggiungersi alle altre molteplici fonti di emissione di questo tipo (antenne telefoniche di precedenti generazioni, ecc.), non sia ancora stata provata. Uno studio ordinato dall’Ufficio federale dell’ambiente è attualmente in corso”. Di conseguenza, rilanciano, “il principio di precauzione ancorato nella nostra legislazione federale deve essere applicato in questo ambito. E finché i risultati di questo studio non saranno stati pubblicati, è di fondamentale importanza garantire la sicurezza e la salute della popolazione (abitanti e allievi) e di chi lavorano nel comune di Bellinzona, rinunciando per ora ad ogni tipo di installazione di infrastrutture di questo tipo”, concludono.

Del resto, ricordano, “nessuna pianificazione è stata stabilita riguardo all’istallazione delle nuove antenne sul territorio cantonale o comunale. Le cose sono state fatte precipitosamente violando i principi di pianificazione e di coordinamento previsti dal diritto delle costruzioni e della pianificazione del territorio”.

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