Bellinzonese

Oltre 2'400 firme per salvare l'ufficio postale di Claro

Stamane i promotori hanno consegnato la petizione al Municipio, che assicura la volontà di inoltrare ricorso qualora la Posta confermasse la chiusura

La consegna delle firme nelle mani del sindaco Mario Branda (Ti-Press/Bianchi)
2 aprile 2019
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Sono 2'442 i residenti di Claro che hanno sottoscritto la petizione contro la chiusura dell’ufficio postale. Questa mattina i quattro consiglieri comunali della Città di Bellinzona (Luigi Calanca, Roberto Keller, Giulia Deraita e Bixio Gianini), e il presidente dell'associazione di quartiere Claro Viva, Simone Abruzzi, hanno consegnato le firme presso la cancelleria comunale alla presenza del sindaco Mario Branda. Inacettabile, secondo i promotori, che venga eliminata l’attuale filiale ubicata in via Alla Stazione. «È doloroso e preoccupante – affermano gli iniziativisti – constatare che un nucleo con grande espansione demografica (più di 3'000 abitanti, ndr) e con importanti esigenze pratiche di sevizi quali quelli erogati dall’ufficio postale, venga considerato talmente insignificante dalla Posta, da privarlo senza scrupoli e solo per motivi finanziari legati alla ricerca di maggiori guadagni».

Da parte del Municipio, per voce del sindaco è stata assicurata la volontà di inoltrare ricorso nel caso in cui la Posta formalizzasse la decisione (che dovrebbe giungere a maggio) di chiudere l’ufficio postale. Se il ricorso non dovesse avere successo, la Città si impegnerà per inserire il servizio all'interno dello sportello multifunzionale comunale del quartiere di Claro, sottoforma di filiale in partenariato. Un piano b che non soddisferebbe le pretese degli iniziativisti, che ritengono fondamentale il mantenimento dell'ufficio nella forma attuale sostenendo che sia ancora molto frequentato e fonte di convivialità. 

Anche per quanto riguarda l'ufficio postale di Camorino, pure destinato alla chiusura, il Municipio intende impegnarsi per la sua sopravvivenza applicando la stessa procedura. 

 

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