Bellinzonese

Nuova sede Otaf a Bellinzona? 'Trattative in corso'

Il direttore: contatti con la Cassa pensioni cantonale che intende realizzare 3 edifici residenziali in via Ghiringhelli e uno con contenuti socio-educativi

Il direttore dell'Otaf, Roberto Roncoroni (Ti-Press)
11 gennaio 2019
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Dall’ex casa del Soldato prevista ai margini dell’ex Campo militare – dove il progetto avviato insieme a Ingrado e Società per la cura dell’alcolismo è naufragato nel dicembre 2016 – a via Ghiringhelli dove l’Istituto di previdenza del Canton Ticino intende realizzare tre edifici abitativi e un quarto con contenuti socio-educativi. Questa una delle ipotesi che la Fondazione Otaf (Opera ticinese per l’assistenza alla fanciullezza con sede principale a Sorengo e alcuni foyer presenti nel cantone) sta vagliando per realizzare una propria struttura a Bellinzona. Lo spiega alla ‘Regione’ il direttore Roberto Roncoroni, aggiungendo che le valutazioni avviate da qualche tempo con la Cassa pensioni cantonale sono ancora in corso. Se sfoceranno in un accordo lo si saprà nel 2019.

I contenuti: scuola speciale, unità abitativa, centro diurno e laboratorio di cucina

L’Otaf intende affittare degli spazi dove troverebbero posto la scuola speciale (24 posti) e l’unità abitativa (10/12 posti letto). È inoltre in corso di valutazione la realizzazione di un centro diurno per persone adulte con disabilità e di un laboratorio di gastronomia cui affidare la fornitura dei pasti per la nuova struttura. Il mappale in questione di 5’500 metri quadrati è situato nei pressi del riale Dragonato, fra via Ghiringhelli e la sede del Dipartimento del territorio. Dovrebbe anche ospitare anche una serie di camminamenti e aree aperte alla gente per agevolare la mobilità dolce fra il posteggio Tatti e il centro città. L’iniziativa immobiliare della Cassa pensioni cantonale indica una quarantina di appartamenti e un’autorimessa sotterranea. Attualmente l’area è occupata da un posteggio e da alcuni vecchi edifici destinati alle ruspe. La domanda di costruzione è in pubblicazione. Le modine sono spuntate nei giorni scorsi e la domanda di costruzione è in pubblicazione da alcuni giorni.

Nel dicembre 2016 – tornando al vecchio progetto – un riesame dei bisogni dell’utenza e delle condizioni quadro di utilizzo delle superfici aveva portato “a un ripensamento del progetto e alla conclusione che una riconversione non sarebbe stata possibile nei tempi auspicati”, indicavano allora in un comunicato congiunto la Fondazione Otaf e la Fondazione Stca-Ingrado.

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