Bellinzonese

Zali scrive a Berna chiedendo di puntare su Castione

Dt contrario all’ampliamento dell’area industriale di San Vittore, progetto a suo tempo già bocciato dall'assemblea comunale

Ti-Press
27 ottobre 2018
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No all’ampliamento della zona industriale di San Vittore per evitare di intasare le strade del Canton Ticino; meglio puntare su Castione. Questo il tenore della lettera inviata dal direttore del Dipartimento del territorio (Dt) Claudio Zali all’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are). La presa di posizione, resa pubblica tramite il domenicale ‘Il Mattino’, è stata inviata un mese fa a Berna nell’ambito della consultazione del Piano direttore del Canton Grigioni, la cui revisione prevede l’ampliamento del polo industriale presente sulla piana di San Vittore all’ex aerodromo militare. Il ministro fa presente all’Are che un ingrandimento dell’area industriale in Bassa Mesolcina comporterebbe un forte insediamento di aziende e di conseguenza il traffico locale e regionale aumenterebbe, “arrecando ulteriori disagi alla viabilità ticinese”.

Un problema a cui il Dt propone una soluzione – di fatto già avanzata da Bellinzona a Coira in occasione di una prima consultazione sul Piano direttore – ovvero di considerare uno sviluppo delle attività industriali in una zona poco lontana ma già su suolo ticinese: il polo industriale di Castione. Abbiamo chiesto direttamente al presidente del governo Claudio Zali come quest’alternativa potrebbe evitare il sovraccarico delle strade. Alla ‘Regione’ Zali spiega che raggiungere il comune di Arbedo-Castione con i mezzi pubblici è molto semplice grazie alla presenza del nodo intermodale con terminal Tilo. Diverso invece il discorso per San Vittore. «Bisognerebbe prevedere dei servizi aggiuntivi dal terminal di Arbedo-Castione fino a San Vittore, con trasporti su gomma o bus aziendali», sottolinea Zali.

Le criticità del Dt non sono né le prime né le uniche incontrate dal progetto di ampliamento dell’area. Dopo lettere d protesta da parte dei contadini e alcune raccolte firme nel corso dell’ultimo decennio, a settembre 2017 l’intenzione di Coira di raddoppiare la zona industriale era stata sonoramente bocciata alle urne dall’assemblea comunale (116 su 138 i votanti contrari). Dopo questa decisione di principio e lo scioglimento di una commissione ad hoc per l’area ex aerodromo – spiega da noi contattata la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni – non vi sono più stati incontri tra Comune e Cantone.

La sindaca si dice dunque sorpresa del fatto che l’ampliamento dell’area sia stato mantenuto nel Piano direttore cantonale. Dalle prime verifiche risulterebbe che la modifica sarebbe stata inserita nel 2013 e che sarebbe stata mantenuta con il benestare del Comune. Non essendone a conoscenza, il Municipio intende ora verificare se Coira non ha abbandonato l’idea di sviluppare ulteriormente il polo industriale o se si tratta di una dimenticanza di chi avrebbe dovuto aggiornare il Piano direttore. Basti pensare, racconta la sindaca, che dopo la bocciatura alle urne il Comune ha insistito per 8 mesi prima che il Cantone togliesse il flyer pubblicato sul proprio sito internet che pubblicizzava ad aziende interessate la presenza di 185mila mq da insediare a San Vittore.

Il presidente della Regione Moesa Christian De Tann riconosce l’importanza strategica della zona industriale di San Vittore. «Il Cantone non ha accantonato il progetto», riferisce De Tann auspicando però che nell’elaborazione della prossima versione si lavori in collaborazione con tutti gli enti coinvolti per valutare con attenzione cosa proporre.

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