Bellinzonese

I 60 anni dell'ex ginnasio firmato Camenzind

Bellinzona: la Scuola media 1 ricorda l’evento con una serie di attività didattiche. L'edifico è protetto come bene d'importanza nazionale

Ti-Press
22 settembre 2018
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Sessant’anni fa, il 20 settembre 1958, si inaugurava ufficialmente il nuovo Ginnasio di Bellinzona – divenuto dal 1980 Scuola media di Bellinzona 1 – ad opera di Alberto Camenzind (1914-2004), l’architetto degli studi radiofonici di Besso e dell’Esposizione nazionale di Losanna
del 1964. La sede scolastica si estende su un’ampia area verde tra le vie Mirasole, Lavizzari e Vela e in origine si affacciava sulla distesa prativa dell’ex campo militare quale simbolica novella cinta muraria della città.

L’edificio, inserito nell’elenco dei beni culturali d’importanza nazionale assieme all’adiacente bagno pubblico, combina l’influsso dell’architettura funzionalista a quello della cosiddetta architettura organica, che desidera promuovere l’armonia tra l’uomo e la natura
attraverso un equilibrio calibrato tra ambiente costruito e ambiente naturale, integrando gli elementi artificiali dell’edifico stesso con quelli naturali che fungono da cornice al sito.

Il complesso si articola in tre parti principali: due corpi paralleli presentano corridoi alternati da atri lungo i quali si allineano le aule, tra cui alcune dotate di giardinetto pensato per lezioni all’aperto e quelle ‘speciali’ sopraelevate al di sopra dei corridoi stessi. Un terzo blocco include la palestra e l’appartamento del custode, ora trasformato in aule per il sostegno pedagogico e le attività tecniche. L’illuminazione è garantita da soluzioni innovative quali le fonti di luce sui due lati dell’aula e le falde sfasate del tetto a doppio spiovente. La lungimiranza dell’architetto fa sì che a sessant’anni di distanza l’edificio svolga ancora oggi egregiamente la sua funzione di moderna sede scolastica per quasi 400 allievi.

In agenda anche un evento celebrativo

La ricorrenza, abbinata anche all’Anno europeo del patrimonio culturale, è stata considerata uno stimolo imperdibile per sviluppare un progetto interdisciplinare curato dalla Direzione e dai docenti della sede da attuare nel corso dell’anno scolastico appena iniziato. Esso prevede tra l’altro un incontro con l’architetto Giacomo Guidotti, la visita allo stabile della Radio di Besso, il raffronto con sedi scolastiche di più recente costruzione e una collaborazione con l’Ufficio dei beni culturali.

Nell’ambito dell’educazione civica e alla cittadinanza verrà considerato l’iter procedurale che conduce alla realizzazione di una sede scolastica. Da un punto di vista territoriale sarà affrontato lo sviluppo urbanistico di Bellinzona anche grazie alla mostra “Storie, utopie e
progetti per Bellinzona”. La scultura di Nag Arnoldi collocata all’ingresso principale che da 60 anni accoglie gli allievi e l’esposizione a Gnosca sullo scultore stimoleranno la creatività degli allievi che durante le lezioni di arti plastiche produrranno sculture ispirate all’artista. Per
l’aspetto storico sono previste attività riguardanti il passaggio dell’istituto da ginnasio a scuola media, nell’ambito dell’evoluzione
della scuola pubblica ticinese, nonché l’incontro con noti ex allievi della sede. Il progetto culminerà nella primavera 2019 con un evento pubblico celebrativo.

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