Bellinzonese

La golena di Bellinzona è la più affollata

Non si tratta di dati riguardanti le persone, bensì i pipistrelli... in questa zona avvengono infatti in media 1’200 passaggi per notte

26 giugno 2018
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D’estate, la golena serotina è tutto uno sbatter d’ali, di vorticose evoluzioni di ben dieci specie di pipistrelli. Molte se si considera che in Ticino le specie censite sono 23 (in Svizzera 30). Grazie a un rilievo bioacustico in quella particolare parte sull’argine sommergibile del Ticino, sono stati registrati in media oltre 1’200 passaggi di chirotteri per notte. Un dato importante se paragonato ai rilievi effettuati in altri boschi del cantone (a titolo d’esempio, sono 400 i passaggi a Cavigliano, secondo luogo di studio). La loro presenza, oltre che di idoneità particolare, è segnale di benessere del territorio. Il fenomeno eccezionale d’importante presenza di pipistrelli in questa golena ci viene raccontato da Marzia Mattei, biologa e responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino.

Il biotopo presenta caratteristiche particolari che ne fanno un territorio idoneo ad accogliere i chirotteri nelle serate estive, ci spiega. I pipistrelli, qui vengono a cacciare e cibarsi (la maggior parte), rifugiarsi e riprodursi, secondo la strategia chiamata in biologia “arena” (delle dieci specie, cinque trovano qui luogo di accoppiamento). «Il bosco in golena è esteso e aperto, condizioni ideali per il volo; povero di sottobosco, con diversi alberi maturi distanziati fra loro e con cavità (ottimi rifugi e arene perfette per la riproduzione). Inoltre è un ambiente ricco di insetti, di cui si cibano». La ricchezza di insetti, che determina anche quella dei pipistrelli, è dovuta «alla varietà di alberi indigeni e alla presenza dell’acqua».

Vegetazione, insetti e pipistrelli sono termometro di una buona condizione di questo particolare ecosistema: ciò significa che a livello ambientale è «un territorio relativamente intatto, sano, non troppo inquinato».

Va da sé che la salvaguardia del territorio golenale è essenziale: «Con interventi forestali mirati; negli ultimi anni sono stati messi a dimora oltre 200 giovani alberi, affinché ci sia continuità temporale, al fine di preservare la struttura a parco. Quale misura ci sarebbe anche il taglio ‘a mosaico’ del sottobosco, lasciando incolte alcune porzioni di prato. Questo permette agli insetti di portare a compimento i loro cicli vitali».

Conoscere, informare e proteggere

La biologa, come detto, è anche responsabile del Centro protezione chirotteri Ticino, che basa il suo operato su tre pilastri: conoscere (abitudini e luoghi di vita), informare e proteggere. «I pipistrelli sono animali protetti dalla legge federale che non solo vieta l’uccisione diretta degli animali ma pure la distruzione dei loro rifugi. La maggior parte dei pipistrelli in Svizzera è rara, tanto che, con l’eccezione di un’unica specie tutte le altre sono iscritte nella lista rossa degli animali minacciati. «Purtroppo però sono ancora malvisti, perché legati a miti negativi, durissimi da scardinare». «Alcune specie hanno l’abitudine di rifugiarsi nelle nostre case», ecco perché è importante informare e sensibilizzare la popolazione.

I pipistrelli sono predatori notturni di insetti e per questo hanno un ruolo molto importante negli ecosistemi, diventando preziosi alleati nel controllo demografico di molti insetti (fra cui le zanzare). Sul sito del centro, www.pipistrelliticino.ch, si trovano alcuni consigli per salvaguardare le loro tane, favorendo così la presenza di chirotteri. Ad esempio rispettando e proteggendo ambienti naturali diversificati, con il sostegno dell’agricoltura locale o coltivando naturalmente il proprio giardino, lasciando delle parti incolte, riservate agli animali.

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