Giubiasco

La scommessa di ‘Paradise is here’

Il Centro culturale diretto dall'attrice germanica Kami Manns sogna di camminare con le proprie gambe. Si cercano talenti nel teatro, nella danza e nell’opera

13 marzo 2018
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Ci sono tesori nascosti, dietro l’angolo, che la frenesia quotidiana riduce all’ordinario; finché non li scopriamo. Ci troviamo a Giubiasco, nelle vicinanze della stazione Ffs: qui ci aprono le porte di ‘Paradise is here’, il centro culturale aperto un anno e mezzo fa alla fabbrica ex Linoleum. A fare i cerimoniali, vestita da nero, la direttrice Kami Wilhelmina Manns, attrice germanica dai tratti asiatici, eredità delle sue origini cinesi. Manns si definisce artista mediatrice culturale, un titolo che si giustifica guardando il suo ricco curriculum vitae che vanta esperienze in tutti i settori dello spettacolo: ex direttrice del Teatro Dimitri di Verscio è passata dall’opera di Monaco di Baviera al Teatr Wielki di Varsavia, dalla Berliner Ensemble all’Opéra National Comique de Paris. Dopo i convenevoli la nostra interlocutrice ci racconta il suo sogno per il Centro di Giubiasco, in parte avverato, che ci riporta al concetto a lei caro di mediatrice culturale. Sogni, di un ‘paradiso’, che con il suo team internazionale (Alexandra Papadopoulos, Cristina Nichimis, Donia Sbika, Giulia Favilla, Luzia Savary) condivide con gli attori e gli artisti che fanno tappa in questi spazi industriali ora rinnovati e prestati all’arte. «Vogliamo affermarci come piattaforma di scambio intersettoriale tra artisti, teorici ed esperti, migliorare la mobilità degli artisti attraverso collaborazioni internazionali e stabilire una nuova rete interculturale tra i vari generi e gli artisti stessi». Concretamente ‘Paradise is here’ offre spazi a compagnie locali e internazionali, per dar loro modo di fare le proprie creazioni, e a artisti singoli che hanno bisogno di sale di prove e allenamento». La consulenza artistica passa dal sostegno alla produzione e alla postproduzione; si arricchisce con i contatti, anche a livello internazionale, con teatri e sale di spettacolo di Manns e il suo team. Qui, in via Linoleum 14, ci si muove in tre ambiti: il teatro, la danza e l’opera (musica).

La nostra ora di chiacchierata con Manns scivola via con leggerezza. «Siamo un centro culturale aperto», ripete varie volte. Un’apertura locale e non solo verso chi è già riuscito a ritagliarsi un proprio spazio nel panorama internazionale. A ‘Paradise is here’ non ci sono infatti solo grandi nomi, com’è il caso del danzatore e coreografo anglo-indiano Aakash Odedra, ospite gradito a Giubiasco, che ha fatto tappa qui ancora prima di esibirsi al Lac di Lugano in dicembre. ’Paradise is here’ offre tutte le sere attività di danza e movimento indirizzati ai giovani, con buona partecipazione (da parte di ticinesi): dall’orientale al latino, di diversa difficoltà, cui prendono parte una cinquantina di ragazzi e una ventina over 30. L’impegno di ‘Paradise is here’ per la regione, per i ragazzi, lo si trova anche per il festival ‘Territori’ ad aprile in città: in ‘Young critics’ in collaborazione col Teatro sociale si formeranno giovani dai 15 ai 25 anni per stendere recensioni sugli spettacoli di teatro in spazi ubani. L’attività principale, ‘core business’ del Centro, è però fondato sulla ricerca (selezione) di talenti, nel corso delle mattine consacrate alle prove degli spettacoli o, meglio, «alle ripetizioni e alla produzione», come dice Manns. Il tutto in modo aperto, favorendo sempre il dialogo culturale. Un esempio? Di regola prima di andare in scena ogni artista di teatro deve aprire le porte al pubblico, dando forma a autentici workshop. Il progetto ’Paradise is here’ è partito grazie a una fondazione di Zurigo. L’idea è ora, con gli anni, di riuscire ad autofinanziare le proprie attività: solo così il sogno di ‘Paradise is here’ si avvererà pienamente.

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