Bellinzonese

Splügen rinasce e punta sul Ticino (e l'Italia)

29 agosto 2017
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A inizio anno ha rischiato il fallimento indebitata per 6,5 milioni di franchi; oggi la società “Impianti di risalita Splügen-Tambo Sa” – molto nota ai ticinesi ma negli ultimi anni in calo di consensi – si ritrova con un nuovo vertice societario e un nuovo direttore. E con l'aiuto delle banche (che hanno condonato oltre l'80% del debito), dei 12 Comuni della regione e degli azionisti (che hanno assicurato rispettivamente aiuti pubblici e privati), ha avviato una strategia di rilancio a breve, medio e lungo termine che passa anche dal Ticino e dal nord Italia.

Una strategia volta ad attirare l'attenzione degli sciatori a sud delle Alpi e che non mancherà di suscitare reazioni fra le stazioni invernali e turistiche ticinesi, alle prese con inverni sempre meno generosi di neve e con bilanci in costante disavanzo.

Bambini gratis fino a 12 anni

Stasera a Bellinzona, al Centro cantonale Gioventù e Sport, il nuovo presidente del Cda Franco Quinter, accompagnato dal direttore Ersel Sertkan e dalla direttrice dell'Ente turistico Viamala, Denise Dillier, hanno dapprima incontrato i media e successivamente una trentina di rappresentanti di club sciistici ticinesi. Scopo, lanciare la campagna invernale 2017/18 incentrata su giovani, gruppi e famiglie. Per tutti i bambini fino ai 12 anni – non importa se accompagnati da familiari, amici, sci club o scuole – la giornaliera e gli abbonamenti stagionali saranno gratuiti.

Solo questa novità (ma l'elenco presentato nel sito della Sa è lungo e attrattivo) rischia di rompere gli schemi in Ticino laddove gruppi e istituti pianificano e organizzano le settimane bianche. E laddove la politica cantonale obbliga la scuola pubblica a privilegiare (previa la verifica delle condizioni d'innevamento e della disponibilità d'alloggio) destinazioni invernali ticinesi, a scapito di quelle d'oltralpe.

In arrivo resort e ditte

«O facciamo così, o il nostro destino è segnato», spiega alla 'Regione' il presidente Franco Quinter: «Dobbiamo riuscire a recuperare la clientela italofona, che in passato qui era in maggioranza. Perciò puntiamo sui giovani, sui prezzi e sulla qualità. È una sfida che dal 2018 ci vedrà impegnati anche nell'offerta estiva, finora inesistente. Ma non solo: forti di un'adesione di principio di alcuni investitori, stiamo pianificando l'edificazione di un resort in paese per incrementare la possibilità di alloggio. E ancora: ci sono contatti concreti per insediare ditte attive nella produzione di materiale sportivo».

E San Bernardino...

Intanto, 20 km più a sud, dall'altra parte del tunnel a San Bernardino un gruppo di imprenditori ticinesi è al lavoro da mesi per rilanciare la stazione invernale altomesolcinese. Fra le altre cose, punta a costruire un centro spa&wellness e a rilevare gli impianti di risalita. Ma di certo non si sa nulla. Splügen guarda con interesse all'operazione: «Se San Bernardino incrementa l'attrattiva, per noi è tutto di guadagnato», dichiara Franco Quinter.

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