
Strada sempre e ancora in salita per il CQ1 delle Semine, il Centro di quartiere previsto a Piano regolatore ma da sempre osteggiato dal vicinato per la mole e l'impatto sul territorio. Stamattina, come appreso dalla 'Regione', l'impresa edile Antonini e Ghidossi Sa di Bellinzona, promotrice del progetto 'Bel', ha ricevuto dalla Città copia delle tre opposizioni inoltrate contro la domanda di costruzione dei due blocchi, previsti lungo via Raggi, pubblicata dal 22 marzo al 5 aprile.
A opporsi sono due confinanti nonché l'architetto Aldo Velti che aveva curato il precedente progetto mai andato in porto. Un anno fa il Municipio cittadino aveva dato luce verde alla domanda di costruzione per il Piano di quartiere; l'iter prevede ora il preavviso del Dipartimento del territorio (le cui Commissioni ambiente e paesaggio si sono già pronunciate positivamente) e la decisione del Municipio sulle opposizioni; decisione che a sua volta potrà essere impugnata con ricorsi dapprima al Consiglio di Stato, poi al Tribunale amministrativo cantonale e infine al Tribunale federale. Potrebbero passare anni prima di vedere una ruspa in azione.
Quello dell’architetto Marco Giussani dello studio Suisse Projets di Mezzovico-Vira, elaborato per conto della Antonini e Ghidossi Sa, è il quarto progetto in 15 anni. In origine vi era il 'monolite' di Renzo Molina; dopo il suo decesso, il figlio Raffaello lo aveva ripreso riducendone i volumi, ma gettando la spugna dopo l'ennesimo 'niet' ricorsuale. Successivamente come progettista era subentrato Aldo Velti, senza tuttavia ottenere più fortuna. Ora Giussani, il cui progetto da 22,7 milioni mira a edificare due blocchi di sei piani ciascuno per complessivi 90 appartamenti. Non mancano uffici, piccole superfici commerciali (quasi 600 metri quadrati) e anche sociali (asilo nido, doposcuola, biblioteca e forse un centro diurno per anziani). All'esterno ampi spazi verdi con parco, piazza e orti. Dei 119 posteggi, solo 25 sarebbero esterni per gli ospiti e 94 interrati a uso inquilini.