Bellinzona

Irb: scoperto vaccino per virus respiratorio dei bovini

3 aprile 2017
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Una scoperta utile nel mondo animale ma che potrebbe avere risvolti positivi per gli esseri umani quella fatta dall’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb, Facoltà di scienze biomediche dell’Usi) e il National institute of allergy and infectious diseases (Niaid, Stati Uniti), assieme al Pirbright institute (Regno Unito) e a Humabs BioMed Sa, azienda svizzera attiva nella scoperta e sviluppo di anticorpi monoclonali a scopo terapeutico. I ricercatori di questi istituti hanno sviluppato un nuovo vaccino che protegge i vitelli dal virus respiratorio sinciziale bovino (Rsv).

Nei vitelli questo virus è associato a malattie respiratorie gravi e alta mortalità, ciò che genera un costo annuo mondiale quantificabile in oltre un miliardo di dollari. Attualmente in commercio sono già presenti dei vaccini per i bovini, ma sono poco efficaci. Il nuovo vaccino basato su una proteina stabilizzata geneticamente ­­– spiega l’Irb in un comunicato – è in grado di indurre una completa protezione.

Il virus bovino è strettamente correlato al virus Rsv umano, che causa gravi bronchioliti e polmoniti nei neonati, negli anziani e in soggetti con deficienze immunitarie. Si stima che le infezioni da Rsv causino oltre 250mila decessi all’anno nel mondo e a oggi non esiste un vaccino in commercio per prevenire tale infezione.

Per il direttore dell’istituto bellinzonese, Antonio Lanzavecchia, “questo studio, frutto di una collaborazione internazionale, mostra come i nuovi vaccini prodotti con l’ingegneria genetica siano superiori ai vaccini tradizionali. Questo vaccino può risolvere un annoso problema negli allevamenti bovini e apre la via alla produzione di un vaccino analogo per l’uomo”.

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