Bellinzonese

'Loderio c'è': sono 1'740 le firme a difesa della Buzza di Biasca

(Samuel Golay)
27 marzo 2017
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Millesettecentoquaranta, è il numero di firme che ha raccolto la petizione cantonale lanciata a metà dicembre dal Gruppo ‘Loderio c’è’ dal titolo ‘La Buzza e la Legiuna non devon diventare discarica cantonale e federale’. Il Gruppo interpreta questo risultato come "una chiara dimostrazione della popolazione di Biasca e della bassa Val di Blenio (e di tutto il Ticino) della contrarietà a una trasformazione del comparto alle porte della Valle del Sole in un’unica grande discarica".

La raccolta firme – si legge in una nota del Gruppo – si era prefissata due intenti: combattere il prospettato deposito del materiale di scavo del raddoppio della galleria autostradale del S. Gottardo e lanciare un "chiaro messaggio" al Consiglio di Stato contro la creazione della discarica già prevista a Piano direttore (scheda V7) per scarti edili, "che si vorrebbero trasportare via camion, intasando l’unico accesso alla Valle del Sole e al Passo del Lucomagno".

Ebbene – sottolinea 'Loderio c'è' – per la discarica federale è stata nel frattempo trovata una "soluzione, lungimirante e rispettosa del territorio, ad Airolo". Il Gruppo ‘Loderio c’è’ auspica che si possa arrivare, in tempi brevi, ad accantonare definitivamente "la sciagurata idea di sotterrare a pochi metri di distanza da un biotopo protetto di importanza nazionale 1,3 milioni di metri cubi di scorie". Questione rilanciata negli scorsi mesi – si ricorda –da Gina La Mantia (deputata Ps in rappresentanza della Valle di Blenio) tramite un’interpellanza al Consiglio di Stato, sottoscritta da Massimiliano Ay, Henrik Bang, Gianrico Corti, Michela Delcò Petralli, Daniela Pugno Ghirlanda.

‘Loderio c’è’, forte dell’incoraggiante numero di firme raccolte con la petizione lanciata, ribadisce pertanto ora la propria determinazione "nel combattere la trasformazione della Buzza di Biasca e della Legiuna in una discarica e annuncia che si impegnerà nella costituzione di un fronte allargato a difesa di queste zone". Alla popolazione, a chi ha cuore la natura e le valli, è dunque rivolto l’appello a contattare il Gruppo per il tramite dei promotori della Petizione Fabrizio Totti e Mario Dotti. "La Buzza di Biasca e la Legiuna non devono diventare una discarica!".

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