Acquarossa

Comuni bleniesi a muso duro contro Raiffeisen

Lo stabile Simano di Acquarossa dove ha sede la filiale Raiffeisen, la cui chiusura è stata annunciata per novembre
8 giugno 2016
|

“Per tutti questi motivi i nostri tre Municipi esprimono disappunto sulla scelta di chiudere la sede di Acquarossa” e chiedono alla Banca Raiffeisen Tre Valli di “rivedere la decisione. Sarebbe sicuramente un atto apprezzato anche da tutti i cittadini della valle di Blenio (e sono molti) che hanno affidato la gestione dei propri averi (e sono pure molti) al vostro Istituto”.

Critica e articolata reazione di Ascoble (Associazione Comuni di Blenio) all'annunciata chiusura, per novembre, della filiale Raiffeisen di Acquarossa, presente nello Stabile Simano. Come anticipato dalla 'Regione' il 1° giugno, il gruppo bancario delle Tre Valli chiuderà in autunno 4 delle 10 filiali ravvisando un calo dell'affluenza degli utenti. Oltre a quella di Acquarossa, anche Piotta, Giornico e Pollegio. Il personale non sarà tagliato ma spostato, con le attività di consulenza, nelle filiali confermate.

Dopo le critiche dei sindaci, intervistati, ora arrivano quelle di Ascoble. Che toccano vari aspetti: “Se dal lato procedurale ci si poteva aspettare un approccio diverso con l'autorità politica, magari fatto di incontri e spiegazioni, ben più importante e deludente è il progressivo distacco che la Banca Raiffeisen sta attuando con la valle di Blenio e  le sue realtà economiche e  sociali. Pensiamo in particolare alla diminuzione  delle sponsorizzazioni delle manifestazioni sportive, ricreative e culturali (su tutte il Giro Mediablenio, il Centro giovanile e l'Atelier Titta Ratti), oltre che alle sempre più elevate e proibitive condizioni  per l'ottenimento  di un  prestito per la costruzione di una semplice casa di abitazione o per l'avvio di un'attività economica”.

E ancora: “Se si pensa agli ideali dei padri fondatori delle piccole ma apprezzate Raiffeisen (già casse rurali) nate per aiutare i piccoli artigiani e agricoltori a ottenere prestiti a basso tasso d'interesse, non si può non costatare come gli sviluppi intrapresi negli ultimi anni dal vostro istituto di credito gli stanno facendo perdere la  sua caratteristica di  banca popolare. Anche lo statuto di cooperativa testimoniava la volontà di essere di proprietà dei soci e quindi, oltre ad essere più vicina e controllabile, anche più propensa all'aiuto che non al profitto”.

Ascoble accusa insomma Raiffeisen di avviarsi “sempre più verso le razionalizzazioni delle prestazioni, la diminuzione dei servizi e quindi la massimizzazione dei profitti. Le nostre realtà montane e periferiche non possono condividere questo trend, perché il loro sviluppo ha bisogno di ben altro: sarebbe sufficiente un ritorno agli ideali - seppur in forma limitata - di cui si diceva in entrata”. Infatti i tre Comuni della Valle di Blenio “stanno lottando con tutte le loro forze per dare un futuro a questa valle, confrontata da alcuni decenni con un progressivo declino, fatto di chiusure di importanti attività economiche, politiche ospedaliere volte alla razionalizzazione e concentrazione dell'offerta sanitaria, diminuzione dei servizi pubblici, tracollo del settore turistico, ecc”.

Gli sforzi degli enti locali, conclude Ascoble, sono ad ampio raggio e spaziano dal salvataggio delle stazioni invernali, allo sviluppo di nuove offerte turistiche, alle basi pianificatorie per lo sviluppo di nuove attività economiche o per l'insediamento di nuove famiglie: “Peccato che a questi sforzi volti a rendere più attrattiva la nostra regione faccia da contrappeso la scelta di chiudere una preziosa sede come la vostra, che garantisce in loco interessanti posti di lavoro oltre che un apprezzato servizio di sportello”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔