
“Appare manifesto come l'agire del Municipio non abbia alcuna rilevanza penale, lasciando trasparire aspetti che sono semmai relativi al diritto amministrativo”. Niente da fare al Ministero pubblico per Gabriele Chiesi e Nello Dell'Ambrogio, i principali ricorrenti contro l'assunzione in Polizia comunale a Giubiasco di un ex agente della Cantonale indagato e reoconfesso per truffa assicurativa e sviamento della giustizia. Come appreso dalla 'Regione', il procuratore pubblico Zaccaria Akbas pronunciando un 'non luogo a procedere' ha risposto negativamente alla loro denuncia per aubuso d'autorità sporta il 27 febbraio contro il Municipio del Borgo per non aver finora trasmesso loro la risoluzione della contestata assunzione. L'atteggiamento passivo dell'Esecutivo (il quale ha comunque nel frattempo comunicato di voler trasmettere la risoluzione a seguito del via libera avuto dal Cantone sulla questione della protezione della personalità) secondo il procuratore non può essere considerato abuso d'autorità poiché rappresenta semmai un'omissione che non esercita una coercizione. Il caso in questione, inoltre, “difetta manifestamente dell'intenzione da parte dei rappresentanti del Municipio di procurare a sé o ad altri un indebito profitto, non potendo né l'assunzione, né lo stipendio dell'agente, rientrare in questa qualifica”. I denuncianti hanno ora la facoltà d'impugnare la decisione del pp di fronte alla Corte dei reclami penali.