
Le dimensioni spaventano, ma in realtà si tratta di un insetto innocuo e pure solitario. La locusta egiziana – diversa da quella migratoria che invece si sposta in sciami che possono anche danneggiare le colture – si ciba principalmente di arbusti e, quando la temperatura scende sotto i 5-7 gradi, cerca un riparo dal freddo avvicinandosi alle abitazioni. Ed è lì che viene fotografata dalla popolazione per poi essere segnalata al Museo cantonale di storia naturale a Lugano, che ne sta eseguendo il monitoraggio. «Questa specie è un buon indicatore del cambiamento climatico», spiega l’entomologo Michele Abderhalden. In Ticino la presenza sporadica di queste grandi cavallette – che possono raggiungere i 7,5 cm di lunghezza – è segnalata da molto tempo, ma la loro riproduzione è iniziata...