Estero

Bando voluto da Trump impedisce a un team del Gambia di partecipare a una gara di robotica

(Ted S. Warren)
4 luglio 2017
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Fra le vittime della stretta agli ingressi negli Usa ai musulmani voluta da Donald Trump, un team di cinque studenti del Gambia ai quali sono stati negati i visti per gli Stati Uniti, dov’erano stati invitati a partecipare a una prestigiosa competizione internazionale di robotica in rappresentanza del loro piccolo Paese dell’Africa occidentale, che è a maggioranza musulmano.

Un notizia accolta con "dolore" e "delusione" dai cinque studenti, per lo più ancora minorenni, ha spiegato Mucktarr M.Y, Darboe, dirigente del ministero dell’Istruzione di Banjul, secondo il quale la decisione di negare il visto ai ragazzi – che non è stata motivata – per un evento così importante per loro e per il Gambia è "profondamente ingiusta".

In considerazione anche del fatto che il visto era costato loro 160 dollari a testa e il colloquio li aveva costretti a viaggiare per recarsi all’ambasciata Usa nella capitale.

Ora il governo del piccolo e povero Gambia ha pagato ai cinque studenti una seconda richiesta di visto urgente e le interviste saranno domani.

Ma la First Global Challenge, la prestigiosa competizione di robotica aperta a tutto il mondo – viene selezionato un team con un robot per ogni Paese del mondo che partecipa – che si tiene dal 16 al 18 luglio a Washington D.C., ha comunque chiesto la spedizione della macchina. E il Gambia – come anche l’Afghanistan, altro Paese al cui team l’America ha negato i visti – parteciperà con gli altri 160 Paesi. Ma, se la seconda domanda di visto andrà anch’essa a vuoto, sarà rappresentato da membri della comunità gambiana-americana e sarà assicurato un collegamento via Skype ai cinque studenti.

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