Grono

Aggregazione riuscita fra Grono, Leggia e Verdabbio

Da sinistra i sindaci Massimo Savaris (Leggia), Samuele Censi (Grono) e Antonio Spadini (Verdabbio)
29 novembre 2015
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Data storica quella odierna per la Mesolcina. La popolazione di Grono, Leggia e Verdabbio ha infatti votato, con un risultato quasi bulgaro, l'aggregazione a tre della media valle. I risultati: 336 sì e 85 no a Grono (partecipazione per corrispondenza e al seggio 74%), 65 sì e 4 no a Verdabbio (66% di partecipanti al voto per corrispondenza e al seggio) e 61 sì e 11 no a Leggia, col 70% dei votanti che hanno partecipato in mattinata all'assemblea comunale. Grande la soddisfazione di Samuele Censi, sindaco di Grono e presidente della Regione Mesolcina: «La popolazione ha ben compreso il valore di questo esercizio, indispensabile per dare un futuro migliore ai nostri villaggi. La politica dei piccoli passi, sostenuta anche dal Consiglio di Stato cui va un sentito ringraziamento per aver creduto in questo progetto, ha premiato il lavoro svolto e confidiamo che possa proseguire, in futuro, nell'alta valle». Con 1'350 abitanti il nuovo Comune della media Mesolcina sarà il secondo più popoloso dopo Roveredo e prima di Mesocco. Il 2016 sarà dedicato alla preparazione amministrativa e la nuova entità comunale – forte di un contributo cantonale di 5,7 milioni di franchi e dell'avallo parlamentare pure previsto l'anno prossimo – sarà operativa dal gennaio 2017 con 5 municipali e 15 consiglieri comunali. Quella odierna è la seconda aggregazione riuscita negli ultimi due anni nel Moesano dopo la prima andata in porto, parzialmente, in Calanca. In entrambi i casi il risultato è stato ottenuto con un numero minore di Comuni coinvolti rispetto a quello inizialmente auspicato dai promotori. Come detto, ancora una volta ha successo la politica dei piccoli passi.

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