Il merluzzo surgelato porta in scena tre donne, di tre generazioni diverse: una nonna, una figlia e una nipote, tutte interpretate da un’unica attrice.
Mentre ricorda la casa della nonna, la nipote viaggia tra le immagini della propria infanzia, ma qualcosa va storto, perché si imbatte in ricordi che non sono i suoi. La confusione vive e abita lo spazio scenico, disegnando la storia di una donna che attraversa la linea del tempo perdendosi tra le tessere del mosaico che una volta componevano la sua stessa vita, in quel limbo che è la perdita della memoria. Dove finisce la nipote, dove inizia la figlia, e l’attrice?
Il palcoscenico diventa luogo di smarrimento, dove le tre generazioni si sovrappongono e l'identità di ogni donna sembra perdersi dentro i confini delle altre.