Una cultura nasce e si afferma sempre anche da una operazione selettiva di particolari contenuti; da una certa operazione di assimilazione, rifiuto, rimodulazione di culture precedenti o coeve: prende e lascia cadere. Anche, ovviamente in relazione alle forze egemoniche di cui è eventualmente espressione. Oggi, una variante agguerrita di questa logica del “prendere e lasciare” è rappresentata della cosiddetta “cultura della cancellazione”.
Con Prof. Fabio Merlini, presidente Fondazione Eranos Ascona